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Scale mobili crollano a Roma, feriti 24 tifosi russi

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Un prepartita tragico quello che ha visto come progtagonisti i tifosi del Cska Mosca, giunti nella giornata di ieri nella Capitale per assistere al match di Champions League contro la Roma. Le scale mobili della fermata metro di Repubblica, infatti, hanno avuto un cedimento che ha portato al ferimento di 24 tifosi russi, di cui uno grave. Immediato lo scontro tra Atac e il Campidoglio sulla manutenzione delle scale mobili. In una lettera pubblicata dal quotidiano capitolino “Il Messaggero”, si evince come già nel 2015 la società che si occupa del trasporto pubblico romano avesse scritto all’amministrazione chiedendo di avviare la manutenzione straordinaria degli impianti e delle scale mobili della metropolitana della Capitale. La richiesta è stata reiterata nel 2016.

La Giunta ha risposto tempestivamente con un comunicato. «In merito a notizie di stampa sulla richiesta del 2015 di intervento manutentivo da parte di Atac a Roma Capitale, – fanno sapere dal Campidoglio – l'Amministrazione precisa di aver messo a Bilancio 2018-2020 circa 11 milioni di euro per manutenzione e sostituzione di scale mobili e ascensori delle metropolitane per rispondere alle esigenze e necessità primarie dell'azienda dei trasporti». La nota, che giunge dall’assessore alla Mobilità di Roma Linda Meleo, continua spiegando che «per rispondere alle esigenze dell'azienda ad agosto 2016 abbiamo impiegato 18 milioni per la sostituzione delle ruote dei treni e dei deviatoi sulla Metro A, indicati da Atac come urgenza primaria. A maggio 2017 l'amministrazione ha poi lavorato per compilare e redigere schede e progetti per il restyling delle metro e il rinnovo dei binari, documentazione presentata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per un importo di 425 milioni di euro». Atac fa poi sapere che sulla scala mobile oggetto dell'incidente la manutenzione era regolare.

Nel frattempo la procura di Roma ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di disastro colposo e lesioni colpose. Con tutta probabilità nelle prossime ore gli inquirenti chiederanno una consulenza tecnica al fine di ricostruire la dinamica dei fatti.

Anche la Questura della Capitale interviene sulla faccenda, e a voce del questore Guido Marino fa sapere che «la tifoseria straniera ha disatteso tutte le indicazioni fornite dalla Questura e dal Consolato russo, nei giorni scorsi». «Nonostante la predisposizione di idonei servizi, nessuno dei tifosi ospiti ha raggiunto piazzale delle Canestre, individuato e segnalato, come di consueto, quale luogo di ritrovo da cui poi raggiungere in sicurezza lo stadio», spiega in una nota Marino. Infatti i tifosi del Cska «sono giunti allo Stadio alla spicciolata» e non con i bus che attendevano nei punti di raccolta. Secondo la Questura «non si è mai verificata una vera e propria contrapposizione importante tra le due avverse tifoserie» ma c'è stata «una commistione di tifosi nell'area limitrofa lo stadio» e isolate intemperanze. Un tifoso russo è rimasto lievemente ferito «e dopo aver rifiutato le cure si è recato allo stadio per assistere all'incontro». Un altro tifoso russo, invece, è stato ricoverato presso l'ospedale Gemelli, per una ferita riportata. «Alla luce di quanto successo ieri posso affermare che non si sono verificati gravi fatti descritti come uno scenario di guerriglia urbana: non si è verificata alcuna violenta battaglia che abbia richiesto l'uso dell'idrante e dei lacrimogeni» aggiunge il Questore.

La tifoseria del Cska tramite alcuni tweet di un profilo che ne rappresenta una parte, scrive a difesa dei suoi componenti. «Cari giornalisti (specialmente quelli italiani), smettete di diffondere menzogne sul fatto che i tifosi del Cska stavano saltando sulla scala mobile – si legge nei post – Insieme ai nostri amici siamo scesi da quella scala mobile pochi minuti prima e nessuno saltava. Cantando? Sì. Cantavamo? Sì. Ma non abbiamo mai saltato».

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