Roger Stone, alleato di lunga data ed ex consigliere elettorale informale di Donald Trump, è stato arrestato dall’FBI in Florida poco dopo le 6 del mattino: lo ha reso noto l'ufficio del procuratore speciale del Russiagate Robert Mueller. Stone – che è accusato tra l'altro di subornazione di testimone, ostruzione e false dichiarazioni – dovrà presentarsi oggi in tribunale per la prima udienza di fronte ai giudici del tribunale della città della Florida. Stone si è sempre dichiarato innocente.
L'arresto è avvenuto a Fort Lauderdale; Stone è atteso quindi nelle prossime ore in tribunale, dove gli saranno contestati sette reati. Stone è finito nelle indagini per il suo presunto ruolo nella pubblicazione su WikiLeaks, durante la campagna elettorale, di e-mail tra esponenti del partito democratico. Nel mirino da mesi del procuratore che sta indagando sulla possibile collusione tra i russi e la campagna di Trump, Stone ha anche ammesso di aver scambiato messaggi con Guccifer 2.0, lo pseudonimo su Twitter dietro al quale, secondo l'intelligence Usa, operavano agenti dei servizi militari russi che partecipato all'attacco hacker ai democratici. Stone ha sempre negato di aver colluso con WikiLeaks. Stone, 66 anni, ha fatto ufficialmente parte della campagna elettorale di Trump per alcuni mesi, a partire dall'agosto 2015, per poi "mantenere contatti regolari e sostenendo pubblicamente" Trump fino alle elezioni, secondo le accuse depositate in tribunale. A dicembre, Trump ha espresso il proprio sostegno su Twitter a Stone, perché convinto che l'ex consigliere non testimonierà mai contro di lui.