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Quirinale, riunioni fino al primo voto. Verso scrutinio in bianco

Scritto da vocealta

Oggi, lunedì 24 gennaio 2022, il via alla prima votazione per il nuovo capo dello Stato, con la convocazione del Parlamento in seduta comune alle ore 15:00.

L’appuntamento dei grandi elettori chiamati ad eleggere il presidente della Repubblica è preceduto da una fitta serie di incontri e riunioni per definire strategie e mosse politiche.

Matteo Renzi ha incontrato questa mattina alle 9:00 i parlamentari e delegati regionali di Italia viva.  Il leader del partito per il momento sembra non escludere dalla corsa né Mario Draghi né l’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini a differenza di Riccardi che a suo giudizio «non ha chance».

Verso le 10:30 è in programma l’assemblea dei grandi elettori di Fratelli d’Italia che, dopo il ritiro di Silvio Berlusconi, non avrebbero ancora avanzato una candidatura ufficiale. «Fratelli d’Italia resta ferma sulla necessità che il centrodestra esprima una o più candidature della propria area culturale, che rappresenta la maggioranza degli italiani. Se questo non fosse possibile, la nostra priorità è che vi sia un Presidente della Repubblica autorevole e capace di difendere l’interesse nazionale e la sovranità popolare», si legge in una nota del partito di Giorgia Meloni.

Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza hanno programmato un vertice alle ore 11:00,  i tre partiti di centrosinistra che rappresentano hanno, infatti, scelto di riunire alla vigilia del voto i loro grandi elettori. Il tavolo comune ha l’obiettivo di arrivare alla scelta di un candidato condiviso.

Nessun nome è stato reso noto, anche se il Pd individuerebbe nel fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi «il profilo di presidente ideale». Letta, che prima riunisce i ministri dem e poi tutti i grandi elettori del Pd, prova a dare anche un timing sull’elezione del successore di Mattarella: «tra martedì e mercoledì si arriverà ad una candidatura condivisa».

Sulle proposte che potrebbero arrivare dallo schieramento avversario, il leader Dem alza un muro: «Ulteriori candidature di centrodestra faranno la stessa fine di quella di Berlusconi. È il metodo che era sbagliato», chiarisce Letta.

Sempre alle ore 11:00 si riuniranno per decidere «quale proposta fare e quale atteggiamento assumere nelle prime votazioni» Azione e +Europa insieme agli organi dirigenti dei due partiti che, poco più di dieci giorni fa, hanno firmato un patto di federazione. Il leader di Azione, Carlo Calenda, mantiene la rotta e insiste sulla candidatura di Marta Cartabia.

Il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, ha convocato i grandi elettori del suo partito alle ore 11:00, mentre alle 13:15 si incontreranno Forza Italia e Udc. Coraggio Italia si riunirà, invece, alle 14:00.

Dunque, salvo sorprese, sembrerebbe che nelle urne della prima votazione per il Presidente della Repubblica finiranno molte schede bianche: un primo scrutinio che si terrà senza intesa tra i partiti.

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