Investimenti in infrastrutture sostenibili e spinte alla transizione ecologica del mondo delle imprese. La legge di bilancio verso il via libera definitivo del Parlamento.
Approda in aula la manovra “green” del governo Draghi, con investimenti in infrastrutture sostenibili e spinte alla transizione ecologica delle imprese. Nel testo, il rifinanziamento dei bonus energetici per l’edilizia, norme per la lotta agli incendi, il riassetto dei corsi d’acqua, il contrasto al cambiamento climatico.
La Commissione Bilancio della Camera ha votato il mandato per la legge di Bilancio, il testo è stato trasmesso dal Senato. Alcuni emendamenti sono stati discussi e respinti. I gruppi hanno messo a punto l’ordine del giorno trasversale sulla rottamazione delle cartelle fiscali da presentare all’Assemblea. Il provvedimento è passato all’attenzione dell’Aula e al termine della discussione generale, verso le ore 18-19, dovrebbe essere posta la questione di fiducia dal governo.
La legge di bilancio procede verso il via libera definitivo del Parlamento: alla Camera il governo porrà la fiducia, blindandone l’esame, con il voto atteso nella serata di mercoledì. Poi toccherà all’esame degli ordini del giorno mentre l’ok definitivo al provvedimento è previsto nella stessa nottata o nella mattinata del 30 dicembre.
Presso il Mise nasce il Fondo per il sostegno alla transizione industriale, che prevede 150 milioni di euro dal 2022, per favorire l’adeguamento del sistema produttivo alle politiche europee. Nel 2022 il credito d’imposta viene prorogato con 2 milioni di euro al 15% per l’innovazione tecnologica per la transizione ecologica o l’innovazione digitale 4.0. Per l’anno di imposta 2023 si riduce al 10% nel limite massimo di 4 milioni di euro annui e, per i periodi d’imposta 2024 e 2025, al 5% sempre entro i 4 milioni.
Viene rinnovata anche la cosiddetta “Garanzia green” con nuovi stanziamenti per il 2022 pari a 565 milioni destinati alle garanzie sui finanziamenti a favore di progetti del Green New Deal, per un impegno massimo della Sace pari a 3 miliardi.
Nell’ambito del programma di Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL), sarà possibile sottoscrivere accordi finalizzati a realizzare progetti formativi e di inserimento lavorativo nei settori della transizione ecologica fra autonomie locali, soggetti pubblici e privati, enti del terzo settore, associazioni sindacali dei datori di lavoro edei lavoratori.
In linea gli obiettivi di “Fit for 55”, per la lotta al cambiamento climatico e la riduzione delle emissioni, nasce al Mims il “Fondo per la strategia di mobilità sostenibile” per il quale si stanziano 2 miliardi dal 2023 al 2034. Le risorse sono destinate al rinnovo di infrastrutture e trasporti. Oltre un miliardo e mezzo viene inoltre stanziato nei prossimi 15 anni per le metropolitane di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino, mentre 3,35 miliardi dal 2022 al 2036 sono destinati agli interventi di adeguamento delle strade.
Inoltre, nasce il Fondo italiano per il clima per il quale si prevedono 840 milioni di euro all’anno dal 2022 al 2026 e di 40 milioni dal 2027. L’obiettivo è il raggiungimento degli obiettivi ambientali stabiliti negli accordi internazionali ai quali l’Italia ha aderito.
Sono stanziati 50 milioni nel 2023, 100 milioni nel 2024, 150 milioni nel 2025 e di 200 milioni annui dal 2026 al 2035 per l’attuazione delle misure previste dal programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico. Per la rimessa in efficienza delle opere idrauliche e lo scorrimento dei fiumi arrivano 5 milioni per ciascun anno dal 2022 al 2024. Il ripristino delle opere di depurazione delle acque, nonché di impianti di monitoraggio delle acque, richiederà 15 milioni nei prossimi tre anni.
Dal 2023 al 2027 saranno stanziati 50 milioni l’anno per interventi di protezione civile connessi alle calamità naturali e 150 milioni nel triennio 2022-2024 saranno riservati alla lotta agli incendi. Per l’apertura dei centri perla preparazione per il riutilizzo arrivano invece 6 milioni per 2022 e 2023.