Politica

Le donne e il coragio di sognare

In un commento post-manifestazione, Beppe Servegnini pur condividendo lo spirito e le motivazioni della protesta tutta femminile andata in scena qualche giorno fa ne ha criticato il metodo: “Ancora piazze e slogan? È il XXI secolo, ragazze!”. Come dargli torto! A deludere è la proposta che il giornalista avanza in chiusura di articolo: “Coprire l’Italia di post-it rosa, per un mese, scrivendo cosa fanno le donne vere”. Un esempio particolarmente brillante di guerriglia marketing che non aiuterà però ad uscire dalla situazione attuale, per farlo sono necessari gesti concreti che siano in grado di dimostrare il coraggio e l’intraprendenza femminile.
Prendete il caso francese delle ultime ore: Ilham Moussaid, 25 anni, più nota come “la candidata con il velo”, non è riuscita a farsi candidare da nessun partito francese e ha deciso di fondarne uno suo, con il quale si presenterà alle cantonali di fine marzo. Si chiama “Agire per la giustizia, contro il razzismo, l’esclusione e la violenza”, più in sintesi “Agite, sognate”.
Il grande salto nella politica, in un paese dove il velo è vietato per legge nelle istituzioni pubbliche, era previsto per le scorse regionali ma da un paio d’anni il gruppo di lavoro di Ilham si era associato al NPA (il Nuovo Partito Anticapitalista), l’unico partito che si era detto disponibile a candidarla anche in virtù delle idee femministe della giovane musulmana. Ilham è convinta infatti che indossare l’hijab in alcuni casi non sia una forma di sottomissione ma una scelta personale: “sono una femminista, lotto per i diritti delle donne, per l’eguaglianza con gli uomini, lotto per il diritto all’aborto, alla contraccezione”. La tradizione laica del NPA non è però riuscita a fondersi con la nuova portata dell’idee di Ilham Moussaid e su questo si è consumata una rottura che ha determinato di fatto l’impossibilità, per una ragazza francese musulmana, di tradurre in politica i propri ideali.
Ma “Agite, sognate” rappresenta proprio la reazione coraggiosa e, per ora, la soluzione che una giovane donna ha saputo adottare di fronte all’ennesima esclusione (da l’Avanti del 16 febbraio).

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