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«Dove e come mi curo»: i migliori ospedali sono sul web

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Scritto da vocealta

sanitaL’idea era quella di realizzare un supporto informativo «che aiutasse i cittadini a trovare il migliore ospedale vicino casa, come pure lontano. Abbiamo lavorato su dati pubblici, già disponibili, per renderli comprensibili a tutti attraverso un linguaggio chiaro». Walter Ricciardi, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma, coordina un team di ricercatori che, con due anni di lavoro, hanno dato vita al portale ‘doveecomemicuro.it’, ovvero una guida per scegliere il posto migliore dove curarsi. Il portale, che contiene dati riferiti a 1.233 strutture sparse in Italia tra case di cura, ospedali e presidi, è stato presentato a Roma.

«E’ una iniziativa privata», continua Ricciardi, e l’idea è di «informare i cittadini sulle performance, sui servizi sanitari e con riferimento a un mezzo come internet, strumento accessibile anche a distanza». L’ipotesi di realizzare, in Italia, un portale simile era già esistente «ma negli ultimi due anni non era stato fatto nulla a tal proposito. Così ho preso l’iniziativa, ho messo insieme i ricercatori per elaborare il portale. Siamo ricercatori, privati cittadini, abbiamo formato un ‘panel’ di massimo livello, tutti ricercatori esperti di trasparenza. Sono stati messi insieme molti dati, pubblici e privati, quindi elaborati e incrociati, per un totale di oltre 25mila informazioni che riguardano le strutture.

E appunto tradotti in linguaggio comprensibile a tutti». In queste ore il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha espresso disappunto per l’assenza a suo dire, in quella che chiama una “classifica”, di eccellenze della sua Regione: «Ma noi non abbiamo fatto alcuna classifica- replica Ricciardi- Il Veneto non ha forse un’alta concentrazione di eccellenze, ma ce ne sono assolutamente, basta cercarle. E poi non è assolutamente una classifica. Dati pubblici? Sì, ribadisco: li abbiamo presi e lavorati. Ma non abbiamo fatto graduatorie». La prima giornata di vita del portale è stata più che positiva: «Non ce l’aspettavamo: dopo un solo giorno ben 36mila italiani hanno consultato il sito mentre le pagine visitate sono state 300mila. Evidentemente siamo andati a colmare un bisogno delle persone».

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