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La Rassegna Stampa di SPIN (20-04-2015)

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Scritto da vocealta

logo spinStrage nel Canale di Sicilia

Nella notte tra sabato e domenica un’imbarcazione di circa 20 metri carica di migranti si è rovesciata nel Canale di Sicilia. Sono stati recuperati 24 corpi e ci sono numerosi dispersi, anche se per il momento non è possibile confermarne il numero, ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ieri si è parlato molto di diverse centinaia di dispersi: Secondo quanto ha detto la Guardia Costiera potrebbero essere tra i 500 e i 700. <I fatti sono ancora abbastanza nebulosi nella loro ricostruzione>. Con queste parole il premier Matteo Renzi ha cominciato la conferenza stampa a Palazzo Chigi. <L’Italia chiede che si svolga il prima possibile un Consiglio Europeo straordinario, perché non può non esserci quella solidarietà e quella vicinanza che l’Europa ha mostrato in altre occasioni>, riportano i quotidiani.

Da leggere Domenico Quirico (La Stampa) se si vuole comprendere la portata del fenomeno che stiamo fronteggiando. Non si tratta solo di immigrazione ma di uno sconvolgimento economico, sociale e geopolitico. < Paesi svuotati da fame e guerre, in marcia un popolo senza patria. Dai villaggi africani dove restano solo vecchi alle città siriane in macerie. Milioni di persone vivono in viaggio, in cerca di un approdo, per anni>.

Sul Corriere della Sera intervista a Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che promette:< Impegnati come contro i terroristi. Lotta ai trafficanti di uomini. Per troppo tempo la responsabilità è stata lasciata suolo ai paesi del sud dell’Europa. La Libia deve aver un governo e dalla Ue servono politiche comuni>. A La Stampa, l’ex ministro dice: <Bisogna impedire che i barconi partano>. Sul Corsera Ivo Caizzi scrive: “E’ allerta nella Ue che convoca un summit di emergenza. La Francia vuole più navi nel Mediterraneo”. Su Repubblica intervista a Martin Schulz: <Abbiamo fatto poco per evitare le tragedie adesso l’Europa cambi strategia>. Il presidente dell’europarlamento dice:< Con Triton non è diminuito il numero dei migranti né dei morti. La Ue ora dia mezzi e soldi perché la sua missione funzioni>. Retroscena di Francesco Bei (La Repubblica). “L’ultima opzione di palazzo Chigi: distruggere i barconi in porto. Ma serve un mandato internazionale. Si potrebbe trattare di una vera e propria azione militare e il modello da seguire sarebbe quello utilizzato anni fa in Albania”. Gian Micalessin (Il Giornale) illustra perché bisogna fermare il caos in Libia: “Così Tripoli si finanzia con gli sbarchi. Il tragico viaggio di ieri ha comunque fruttato 900mila dollari. Al netto delle vittime”. L’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, ex capo di Stato maggiore della Difesa al Messaggero sulla Libia : <Ci vuole controllo totale, anche a terra. La Nato non può pensare solo all’Ucraina. L’Italia e la marina hanno fatto molto, adesso è venuto il momento di un’azione condivisa a livello europeo>. Sullo stesso giornale duro monito di Emma Bonino. <Dopo due guerre mondiali l’Europa sta commettendo un altro genocidio. Mare nostrum è stata cancellata per risparmiare. È disumano>. Alessandro Sallusti su Il Giornale: <Settecento morti di buonismo: <E’ la più grande tragedia dell’immigrazione. Renzi convoca la Ue ma fini ad adesso è stato fermo dando retta ad Alfano e co. La politica dell’accoglienza è diventata la politica del lutto>. Giampiero Gramaglia (Il Fatto Quotidiano): “Bruxelles si dispiace ma non ha obblighi. Chi toglie Mare nostrum e la sostituisce con Triton sa che il rischio è questo e, implicitamente, lo accetta”.

Matteo Renzi ha chiesto unità alla politica davanti a questa tragedia. Appello raccolto solo in parte. Su La Nazione: “Salvini attacca. I morti sono colpa del governo. Berlusconi invece offre il suo aiuto. E l’ora dell’unità”.

Politica

Ancora tensioni nel Pd sull’Italicum. Il Corriere della Sera fa il punto della situazione: “Il premier avverte la minoranza: “Antidemocratico ignorare le regole. Gianni Cuperlo: “La legislatura potrebbe chiudersi se sull’Italicum ci sarà la fiducia”. Sempre sul giornale di Via Solferino intervista a Dario Ginefra (Area riformista): <Ginefra frena i colleghi della sinistra. Basta guerriglie>. Il ministro Boschi, intanto conferma (Repubblica): “Ora possibili modifiche per il nuovo Senato”.

Forza Italia apre al rinnovamento. Tommaso Labate sul Corsera: “Berlusconi lavora a una nuova classe dirigente. L’iniziativa partirà dopo le regionali. L’ex premier e gli adii: chi lascia dimostra di essere inaffidabile”. Per Berlusconi “o si cambia davvero o tutti noi siamo destinati ad essere irrilevanti”.

Enrico Letta lascia il Parlamento

<Dal primo settembre andrò a dirigere la scuola d’affari internazionali di Sciences Po a Parigi e mi dimetterò da deputato>. Enrico Letta a “Che tempo che fa”, su Rai Tre, per presentare il suo libro, annuncia a sorpresa le dimissioni dal Parlamento. <Non mi dimetto dalla politica ma dal Parlamento>. La decisione dell’ex premier è su tutti i giornali. Per Repubblica Filippo Ceccarelli scrive: “è l’esilio voluto dal grande spodestato per studiare la rivincita”. Laura Cesaretti (Il Giornale): “Il piano di Letta (e Prodi) per far fuori Renzi. La mossa è un tassello del piano segreto per far cadere Renzi a sostituirlo a Palazzo Chigi”.

Anm spaccato

Non passa la linea dura dello sciopero all’assemblea dell’Associazione nazionale magistrati. Si conferma la posizione espressa dalla giunta dell’Anm di protesta contro la responsabilità civile dei magistrati e la richiesta di modificare la norma approvata di recente. Silvia Barocci su Il Messaggero scrive: “L’assemblea dell’Anm si spacca. L’ala dura voleva una settimana di astensione”. Approvata la mozione che indice una protesta simbolica a giugno.

Caso Marino

È polemica a Roma sulla denuncia di un giornalista e un fotografo del quotidiano Il Tempo che hanno raccontato di essere stati identificati e trattenuti, quasi “sequestrati”, per quattro ore da alcuni vigili urbani della scorta di Ignazio Marino. Sul quotidiano diretto da Gianmarco Chiocci intervista al segretario Sulpl Stefano Giannini. “Scoppia la rabbia dei sindacati della polizia municipale. Facciamo da badante al sindaco”.

Economia

Sarà una settimana decisiva per scongiurare il crac della Grecia. Su Repubblica: “Grecia-creditori piccoli passi avanti e l’eurogruppo anticipa il vertice. L’obiettivo è quello di trovare la quadra entro l’11 maggio. Il giorno dopo scade un prestito con il Fmi”. Il sottosegretario Sandro Gozi su La Nazione: <Fuori i numeri così Atene non uscirà dall’euro. Basta provocazioni e troviamo una solzione>.

Esteri

Interessante intervista del Corsera a Moses Naim, l’ ex direttore di Foreign Policy è oggi uno degli analisti più influenti del mondo. Sulla Libia dice: <L’America non è pronta ad intervenire come in Iraq. Aspettarsi che gli Usa giochino un ruolo fondamentale è un presupposto errato. La Libia ha tre problemi: è uno stato fallito, c’è la deriva verso l’islamismo e c’è la crisi umanitaria>. Su La Stampa Maurizio Molinari racconta l’ultimo orrore dell’Isis. “In Libia cristiani venduti e uccisi. Un video mostra 29 etiopi decapitati: volevano imbarcarsi per l’Europa”.

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