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La rassegna di SPIN (21-04-2015)

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Scritto da vocealta

rassegnaOggi sulle prime pagine dei quotidiani domina ancora la strage di migranti nel Canale di Sicilia con la cronaca del disastro e con le richieste di un ruolo maggiore dell’Unione europea. Spazio anche alle fibrillazioni del Pd sull’Italicum.

La strage dei migranti, pressing sull’Europa

Dalla notte tra sabato e domenica, squadre di soccorso della marina italiana e di quella maltese sono al lavoro nel Canale di Sicilia per cercare centinaia di migranti dispersi in seguito al naufragio del loro barcone. I soccorritori sono riusciti a salvare 28 persone e hanno recuperato i corpi di altri 24 migranti che sono stati portati a Malta, al porto di La Valletta sulla nave Bruno Gregoretti della guardia costiera italiana. Marco Imarisio (Corriere della Sera) racconta lo sbarco delle salme a Malta: “Possa Dio aiutarci scritto sulla pelle”. Intanto proseguono le indagini. Come racconta il giornale di Via Solferino, a Palermo è stata sgominata la banda all’opera fra Africa e le città italiane. “Uno degli arrestati aveva il permesso di soggiorno”. Su La Repubblica intervista a Felice Angresano, comandante generale della Guardia costiera: . Perché molte migliaia di persone al giorno fuggono verso l’Europa sui barconi rischiando la vita lo spiega il reportage de La Repubblica dalla Libia. “A Misurata tra i migranti pronti alla traversata. Preferiscono morire che tornare in patria. Secondo l’intelligence libica fra i 300 e i 700 lasciano ogni giorno le coste del paese nordafricano. Il caos del post-Gheddafi apre spazi alle reti criminali. C’ una strategia jihadista tesa ad utilizzare i flussi per destabilizzare l’Europa”.

Ora l’Unione europea deve decidere come agire. Marzo Zatterin su La Stampa: “La Ue raddoppia i fondi per Triton. Giovedì vertice a Bruxelles. Ipotesi di azioni sul modello di quelle in Somalia. Si discuterà anche di possibili quote per suddividere i rifugiati tra i diversi paesi”. Lina Palmerini (Il Sole 24 Ore) fa notare che adesso l’immigrazione diventa per Renzi un test di leadership in Europa. Intervista del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Il Messaggero: . Per Gentiloni serve . Romano Prodi interviene dalla colonne di Avvenire: . Bill Emmot, ex direttore dell’Economist, scrive su La Stampa un commento dal titolo: “Il naufragio dei valori europei”. “La tragedia del barcone appare emblematica del modo in cui il vagheggiato approccio unitario e collettivo dell’Unione europea si sta traducendo in divisione, disillusione, risentimento e nel gioco dello scaricabarile>.

Pd diviso sull’Italicum

In dieci via dalla Commissione Affari Costituzionali. Tutti estranei all’area renziana del Pd, tutti critici, ormai da mesi, sull’Italicum atteso il 27 aprile in Aula alla Camera. Elisa Calessi (Libero) parla di “Epurazione Pd: rimossi in 10. Rischio di elezioni anticipate. Renzi fa fuori dalla commissione Affari costituzionali dieci bersaniani. Adesso i ribelli dem, i grillini Sel e Scelta civica minacciano l’Aventino”. Il retroscena di Monica Guerzoni (Corsera): “Con lo stop ai 10 ribelli ora il governo è a rischio. A Montecitorio c’è chi ironizza sul gruppo rivisitando il titolo del giallo di Agatha Christie”. Il distinguo del lettiano Maloni : .Corsivo di Antonio Polito sulle pagine dello stesso quotidiano: “La traettoria (traumatica) del treno dell’talicum. Sostituire un parlamentare dissidente in Commissione è un problema per il sostituito. Sostituirne dieci, compreso l’ex segretario del partito (Bersani) potrebbe diventare un problema anche per chi li sostituisce”. Spiega l’ex direttore de Il Riformista: “Dietro la severità del premier c’è la decisione di tenersi la strada aperta per porre la fiducia sull’Italicum”. Francesco Bei su Repubblica: “L’ultimo pressing di Renzi. La maggioranza del gruppo sta con me e va rispettata non è un’armata Brancaleone”. Ma Rosy Bindi con un’intervista a La Stampa avverte: .

Qui Forza Italia

Intervista del Corsera a Renato Brunetta. . Carmelo Lopapa (Repubblica) racconta la “tentazione di Berlusconi”. Il leader di FI vuole “ricucire con Renzi per un Patto rinnovato e non dare spazio a Salvini. Il pressing degli uomini azienda da Confalonieri a Doris. Cena ad Arcore. La svolta dopo la tragedia al largo della Libia. I sondaggi degli ultimi giorni premiano i toni più moderati, lontani dallo stile della Lega. Confermato il no alla legge elettorale mai giochi potrebbero riaprirsi”.

Verso le Regionali

Tribolazioni sia nel centrosinistra che nel centrodestra. Renzi è alle prese con il caso di Vladimiro Crisafulli, vincitore delle primarie Pd a Enna che intervistato da Repubblica dice: . Lo stesso giornale spiega. “Guerini chiama il segretario Raciti: non sarà il nostro candidato. Il partito siciliano però non si allinea”.

Giovanni Toti al Secolo XIX:  Su Il Tempo: “Alfano balla da solo. Candidati autonomi in Toscana e Liguria”.

Economia

Gli italiani non si fidano del 730 precompilato. Il Corsera: “Per i commercialisti, 6 milioni di contribuenti rinunceranno alle detrazioni per evitare controlli.”

Tito Boeri, presidente dell’Inps, propone il reddito minimo per gli over 55. Su La Stampa: “C’è un problema con chi è avanti con l’età e perde il lavoro”.

Intanto preoccupa ancora la crisi della Grecia. Il paese ellenico, come due anni fa, è a rischio default. Ivo Caizzi (Corsera): “Atene rastrella contanti. Soldi dagli enti locali per decreto”.

I paesi della zona euro sono preoccupati per un possibile crac di Atene ma l’Europa deve anche risolvere un altro problema. L’eccessiva dipendenza dal gas della Russia. Ieri l’Antitrust Ue ha detto di essere pronta ad indagare sul colosso russo dell’energia, Gazprom. Sissi Bellomo su Il Sole 24 Ore spiega: “Nel mirino formazione di prezzi e divieto di riesportare”.

Altro

Su Il Garantista Giovanni Maria Jacobazzi spiega la spaccatura nell’Anm, il sindacato dei giudici. “Magistratura Indipendente contro i vertici Anm. Noi giudici pronti alla lotta solo contro Silvio. Nervi tesi nel sindacato delle toghe dopo il no dell’assemblea di domenica scorsa allo sciopero”. Una decisione che ha sancito una divisone piuttosto netta. “L’assemblea era stata richiesta propria da MI che chiedeva ai vertici Anm un segnale forte al governo dopo le recenti modifiche in tema di responsabilità civile dei magistrati”.

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