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La rassegna di SPIN (17-03-2015)

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Scritto da vocealta

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Addio a Gustavo Selva, il galantuomo, scomparso ieri. Mario Cervi ricorda sul Il Giornale “la belva che sbranava i salotti”.

Inchiesta Incalza – Lupi. Corruzione negli appalti Tav ed Expo, 51 indagati e quattro arresti. Travolti Ncd e CL. In cella anche il super funzionario Ercole Incalza. In un’intervista a Bei su Repubblica il ministro Lupi – coinvolto per le accuse di assunzioni e regali a uno dei figli – dice che non si dimetterà ma sul Corsera il premier prende le distanze dal titolare delle Infrastrutture. Fiorenza Sarzanini, ancora sul Corriere, cuce le intercettazioni. L’imprenditore Perotti (vicinissimo a CL) racconta al cognato di aver trovato un lavoro al figlio del ministro. Pressioni per nomine ed emendamenti. Coinvolti anche il vice ministro Riccardo Nencini e il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro. Sulla Stampa Massimo Gramellini parla di “Funzionari oscuri e politici imbelli”. Sul Giornale, Salvatore Tramontano, sottolinea “l’irruzione nel governo ad opera dei pm e denuncia il ‘cedimento’ di Renzi alla magistratura con leggi ‘folli’. Non è l’Italia di Renzi ma di Cantone”.

Omicidio di Garlasco. Condannato nel (secondo) appello Alberto Stasi.

Mattarella ricorda Moro in via Fani. Bianconi si concentra sul Corsera sui misteri irrisolti della mattina del sequestro.

Mario Ajello sul Messaggero se la prende con il sindaco Ignazio Marino per la scelta del nuovo simbolo della Capitale che, appunto, non è più… Capitale. E cade anche SPQR sostituita da “You and Rome”. Attacco frontale in prima pagina.

Falso in bilancio e anticorruzione

Dino Martirano sul Corsera si occupa degli avanzamenti del testo sul falso in bilancio. Anna Maria Greco su Il Giornale nota però la diserzione del Pd dalla commissione giustizia proprio in occasione della seduta in cui il governo avrebbe presentato l’emendamento sblocca empasse. Liana Milella intervista per Repubblica il presidente del Senato, Grasso, che si concentra sul falso in bilancio, sulla corruzione e sul ripristino del plenum alla Consulta. Non una parola e non una domanda sulla legge Severino e il caso De Luca. Sul ddl anticorruzione il presidente della commissione Giustizia del Senato, l’azzurro Nitto Palma, avvisa dei pericoli dell’impianto normativo: dalle pene fortissime per corruzioni da 500-1000 euro ai ben 21 anni di prescrizione del reato, contrari al principio costituzionale del giusto processo. Sulla revisione della Severino: la sinistra scopre i punti critici solo ora che è colpito De Luca.  Intanto Raffaele Cantone concede a Gianni Barbacetto un’intervista al Fatto Quotidiano. Titolo forte (testo meno) su De Luca: il tagliando alla Severino non c’entra per lui ma per migliorare la legge in sé e colmare lacune.  Duro Casson sul Fatto: “Troppo presto per fare un tagliando alla Severino”.

Politica e sindacato

Tommaso Labate sul Corriere parla di priorità Campania per Berlusconi. Sempre sullo stesso quotidiano Civati – uscito vincitore, grazie al suo candidato Casson, dalle primarie Pd per sindaco di Venezia – festeggia. Intanto l’alternativa di sinistra al Pd – nota Marco Imarisio – si sgretola in Liguria. Intervista di Ferrara che si rivolge a Berlusconi dalle colonne de La Stampa. “Tra Renzi e Salvini meglio il primo”. Anche Sallusti si concentra sull’argomento: “Un Matteo è di troppo”. Ma quale? Il direttore del Giornale illustra forza e debolezza di entrambe le opzioni. Sul Sole 24 Ore si ribadisce lo scontro Camusso – Landini. Oggi faccia a faccia tra i due. Sul Giornale, Stefano Sansonetti racconta il declino della Fiom nell’era Landini.

Esteri

Libia. “Esercito pronto a partire se Renzi dà il via all’intervento”. Così sul Corsera il nuovo capo di stato maggiore, Errico. Il Foglio parla di “piano Mogherini per la Libia” che incontra resistenze a Bruxelles ma che segna comunque una rotta. Il quotidiano di via Solferino si sofferma anche sul voto in Israele. Repubblica si concentra invece sulla figura di Suleimani, il generale che guida i pasdaran iraniani e che in molti vedono come il principale candidato anti Rouhani alla guida dell’Iran. Su La Stampa, sottolineato il cambio di regole di Facebook per aiutare la lotta al terrore. Renato Farina sul Giornale scrive di una “alleanza” tra il Papa e Putin per proteggere i cristiani. Ad Avvenire, Federica Mogherini assicura sulle persecuzioni a chi crede in Gesù che “l’Ue non girerà le spalle”.

Economia

Sul Corriere raccontate “tutte le tappe per il rientro dei capitali dalla Svizzera”. L’inviato del Sole 24 Ore da Francoforte dà voce a Mario Draghi: “Il QE è un incentivo alle riforme”. Il governatore Bce risponde alle critiche tedesche e cita l’esempio del Jobs act italiano. Sempre sul quotidiano della Confindustria illustrato “l’effetto Inps sulle entrate statali”. Il Giornale si sofferma sulla “scossa di Draghi alle Borse” ed esalta il funzionamento del quantitative easing. Intervista di Carlo Calenda al Sole 24 Ore: “Tra Italia e Cina accordi strategici”.

Giubileo

Il ministro della Cultura, Franceschini, su Avvenire parla di “cammini di arte e preghiera. Lavoriamo a percorsi per i pellegrini: occasioni per riscoprire gli antichi sentieri”.

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