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Iran, cresce la repressione. Cento femministe in carcere

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Scritto da vocealta

iran_velo“La situazione dei diritti umani in Iran peggiora di giorno in giorno”. È quanto ha denunciato il premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi nel corso di un’audizione alla Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato, sottolineando come “attualmente più di cento femministe siano in carcere mentre sono 44 gli avvocati arrestati negli ultimi due anni solo per aver difeso i propri assistiti”.

Ebadi ha ricordato gli ultimi episodi di “repressione e censura” messi in atto da Teheran, come quello che ha portato agli arresti “due attori colpevoli solo di aver recitato in un film, peraltro dotato del permesso delle autorità. Il governo iraniano “spaventa le persone e cosi’ le zittisce”, ha affermato l’avvocato e attivista ricordando come nei confronti delle donne, “esista una discriminazione legale. La vita di una donna vale la metà di quella di un uomo” in questioni come il risarcimento danni, le testimonianze a processo, il diritto al divorzio. “Il regime ha paura delle donne che sono contrarie a queste leggi”, ha aggiunto l’iraniana, che ha lasciato il paese del 2009 e non ha una residenza fissa.

Le sue parole hanno trovato l’approvazione del presidente della Commissione per i diritti umani Pietro Marcenaro (Pd), che ha ricordato come l’organo “abbia manifestato all’ambasciata di Teheran a Roma la propria preoccupazione per questa repressione che continua e si aggrava”.(ANSA).

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