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Impegni per L’austerity, un confronto con la Francia

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Scritto da vocealta

roma_palazzo_chigiDue governi, quello tedesco e quello francese, hanno annunciato ieri le manovre di austerity. La Germania, beata lei, non avendo il problema dello spread, annuncia una mini-riduzione della tasse: le elezioni si avvicinano anche a Berlino e dintorni ed Angela Merkel deve ricucire i rapporti con gli alleati liberali.Ma sono le misure annunciate dal premier francese Francois Fillon a colpire di più. L’età pensionabile viene innalzata da 60 a 62 anni nel 2017: quando in Italia si potrà abbandonare il lavoro a 67 anni e 7 mesi. Mentre l’aliquota ridotta dell’Iva – che da noi è al 10 per cento – viene portata dal 5 al 7. L’Italia ha aumentato l’Iva ordinaria al 21 per cento.

Complessivamente la manovra francese è di 7 miliardi nel 2012 e 11,6 nel 2013: quella italiana, questa estate, ha raggiunto complessivamente i 70 miliardi, e le manovre cumulate messe in atto da questo governo dal 2008 al 2014 ammontano a 265 miliardi. Solo sacrifici o risanamento nella giusta direzione? Anche in questo caso parlano le cifre.

La Francia avrà un deficit a fine 2011 del 5,8 per cento, rispetto al 3,9 per cento dell’Italia. Parigi punta al pareggio di bilancio nel 2016; l’Italia ci arriverà nel 2013. L’Italia – e queste non sono stime – ha già da ora un avanzo primario (al netto degli interessi) di 13 miliardi, che diventeranno 88 tra due anni, garantendo comunque – secondo la Banca d’Italia – la solvibilità dei nostri titoli pubblici anche con tassi come quelli attuali. La Francia non ha alcun avanzo primario, nonostante lo spread tra titoli francesi e tedeschi si allarghi anche a Parigi. I motivi per cui è il discussione la tripla A dei francesi: che andranno anche loro alle urne, nel 2012. Non ci siamo mai fatti scudo dei problemi degli altri, come invece fa qualcun altro per noi. Ma siamo e restiamo una Nazione rispettabile.

Tratto da: www.caravella.eu

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