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Il Corriere smentisce De Luca sulla Severino

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Scritto da vocealta

delucaDue giorni dopo la performance televisiva da Lucia Annunziata, Vincenzo De Luca – vincitore delle primarie campane del Pd – viene smentito dal Corriere della Sera che oggi con Marco Demarco scrive un corsivo che apre scenari poco luminosi per il partito di Renzi. “Vincenzo De Luca – scrive Demarco – e il Pd, il partito che lo ha scelto nonostante la condanna in primo grado e l’incombente sospensione dai pubblici uffici, si sono messi in un bel guaio. Comincia a circolare, infatti, un’ordinanza del Tar di Trento che incrina molte loro certezze. E che smentisce di fatto la principale tesi difensiva dello stesso De Luca. Cosa aveva detto a Lucia Annunziata? Che la legge Severino non gli faceva «né caldo né freddo», perché una volta eletto governatore avrebbe presentato ricorso al Tar che gli avrebbe sicuramente dato ragione. Ma ecco il punto. Loris Moar, sindaco di Palù del Fersina, anche lui condannato in primo grado per abuso di ufficio, è stato appena «congelato» in ossequio alla Severino. Il suo ricorso, a differenza degli altri già noti, è stato respinto perché inconsistente sul versante della presunta incostituzionalità della legge. Di scontato, dunque, non c’è proprio nulla.”

Prosegue Demarco: “Ma non è solo dei «freddi» tecnicismi legati all’interpretazione della legge che De Luca e il Pd dovrebbero preoccuparsi. C’è piuttosto da valutare l’aspetto «caldo» dei sacri principii giuridici. È disposto il Pd a sacrificarli in nome di una candidatura regionale? Quando sostiene che il voto popolare delle primarie ha «legittimato» il candidato condannato, il Pd non fa che ripetere un vecchio argomento caro a Berlusconi. Allora, però, quell’argomento era ritenuto «eversivo». Ancora. Quando ad opporsi alla Severino era de Magistris, il Pd si impancava a difensore dello Stato di diritto. Tutto archiviato? E poi, che fine fa l’autonomia della magistratura, quando De Luca intona il mantra del meccanicismo delle ordinanze? Ci sarebbe infine da parlare della Corte costituzionale, chiamata ad esprimersi sulla Severino. Ma evidentemente De Luca e il Pd danno per scontata anche la sua autorevole decisione”.

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