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I record 2023 del riscaldamento globale nell’Artico

Scritto da vocealta

Il riscaldamento globale nell’Artico continua a correre di più che in altre parti del pianeta causando impatti inequivocabili sulle persone e gli ecosistemi. Gli eventi che hanno interessato il 2023 del Polo Nord alimentano l’allarme, sopratutto per le conseguenze globali che potrebbero creare.

L’estate del 2023 nell’Artico è stata la più calda dal 1900, e il periodo che va da ottobre 2022 a settembre 2023 è al 6° posto nella serie storica con un’anomalia termica di +0,77°C rispetto alla media degli ultimi 30 anni. Anche le altre stagioni hanno registrato valori record con valori vicini ai +5°C.

L’impatto più visibile delle temperature più calde della media si riscontra sul tasso di fusione della calotta. A settembre la superficie dell’oceano coperta da ghiaccio marino era la 6° più piccola da sempre, con oltre il 20% in meno di superficie rispetto all’estensione media del 1991/2020.

La Groenlandia, invece, ha perso massa ghiacciata e questo si mostra anche con il rinverdimento della tundra nell’Artico, il terzo più alto da 24 anni a questa parte. Inoltre la combinazione di alte temperature e aumento del livello del mare sta aumentando la fusione del permafrost sia terrestre che marino.

 

 

 

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