Ad oggi abbiamo dati a sufficienza per affermare che l’Artico si sta riscaldando 4 volte più velocemente della media globale, tale ritmo avrà conseguenze globali.
In particolare la “soglia di 2 gradi” stabilita dall’Accordo di Parigi verrà sfiorata con 8 anni di anticipo e quella di 1,5 gradi 5 anni prima. Questo perchè alla luce dei dati emersi il riscaldamento nell’artico viaggia ad una velocità più alta rispetto al resto del Pianeta.
Tale tesi è sostenuta da uno studio condotto da scienziati della UCL, che nella ricerca hanno costruito un modello climatico che non osserva “l’amplificazione artica”, ovvero il fenomeno di risposta positivo alla base dell’accelerazione del riscaldamento globale nell’Artico.
In seguito al confronto con le date previste dal modello per lo sfioramento della soglia di 1,5 e 2 gradi, con quelle che derivano dai trend nel mondo reale, si è arrivato a concludere che nei modelli che non contemplano il riscaldamento accelerato dell’Artico le soglie dell’Accordo di Parigi vengono superate.
Dunque tutte le conseguenze del riscaldamento vanno anticipate di 5 e 8 anni in accordo con le temperature odierne. In conclusione potremo vedere i primi segnali significativi già nel 2031 e nel 2051.