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Cronache ungheresi 8/ L’ultima panzana su Orban è la polizia segreta

Orban_sorridente
Scritto da vocealta

Orban_sorridenteC’è una nuova panzana che gira su Viktor Orban cui naturalmente alcuni giornalisti di casa nostra hanno prontamente abboccato. Cito testualmente un’agenzia di informazione italiana che si vanta di avere eccellenti addentellati in giro per il mondo: «Fa discutere, irrita e preoccupa l’allarme lanciato da un’accademica statunitense, Kim Lande Scheppele, attraverso il blog dell’economista Paul Krugman ospitato dal sito del New York Times. La docente di Princeton ha lanciato l’allarme sui poteri troppo estensivi della polizia “segreta” ungherese TEK. Accuse che la TEK respinge».

Sentiamo la preoccupazione della ricercatrice: «Pochi hanno preso la TEK sul serio. Ma questo è un grave errore. Di fatto la TEK sembra essersi trasformato nella polizia segreta di Viktor Orban (il primo ministro, ndr.). In meno di due anni (dalla sua fondazione, ndr.) la TEK ha accumulato poteri davvero orwelliani, compresi poteri virtualmente illimitati di sorveglianza segreta e raccolta dati», ha scritto la docente di Princeton. Come è noto Orban, dall’entrata in vigore della legge sui media nel 2011 e della nuova Costituzione a inizio anno, è sotto la lente d’ingrandimento delle organizzazioni internazionali perché il suo governo è accusato di comprimere le libertà democratiche e instaurare un clima neo-autoritario nel paese e poco importa se Orban non potrà mai essere un dittatore, dopo aver patito la crudeltà e la durezza di un regime dittatoriale vero, quello comunista, contro il quale ha guidato la lotta di libertà alla fine degli anni Ottanta.

La TEK nasce a settembre 2010 per decreto del governo e, secondo quanto scrive Kim Lande Scheppele, opera al di fuori della tradizionale catena di comando della polizia. Il primo ministro nomina il suo capo, che oggi è Janos Hajdu, un fedelissimo del premier. Tutte cose che naturalmente fanno indignare la professoressa e anche i creduloni di casa nostra che rilanciano la notizia. D’altra parte cos’è la Cia se non una organizzazione di sorelle di carità del tutto autonoma dal presidente degli Stati Uniti e che opera nella più totale trasparenza? Solo noi italiani possiamo bere certe balle astronomiche e credere nei servizi NON segreti. Questo corpo “anti-terrorismo”, viene osservato dalle anime belle di casa nostra e d’Oltreoceano, «pur in tempi di grave crisi economica, ha un budget di 10 miliardi di fiorini (44 milioni di euro) e conta su una forza di 900 unità». Secondo l’articolo ospitato sul sito del Nyt, «ha ampi poteri di sorveglianza segreta che le permettono potenzialmente di spiare chiunque anche senza un ordine del giudice, può chiedere informazioni a tutte le compagnie private o alle agenzie dello stato senza che queste possano rifiutargliele e così via». Ma pensa un po’! Gli 007 dovrebbero spiare dopo aver chiesto il permesso! Che meraviglia! Che candore? Invochiamo subito un nobel per la pace!

La denuncia, naturalmente ha fatto un certo scalpore e la stessa TEK ha reagito con un comunicato, ripreso dall’agenzia di stampa magiara Mti. Secondo la polizia anti-terrorismo ungherese, nell’articolo ci sono «confusioni e imprecisioni concettuali» sia sugli scopi della TEK sia sui suoi poteri che non eccederebbero quelli di altre agenzie di sicurezza. «Lo scopo dell’agenzia – secondo quanto scrive Mti – è mantenere l’ordine e la legalità, con il precipuo obiettivo di impedire che prenda forma qualsiasi possibile minaccia o fonte d’insicurezza. La cornice normativa entro la quale opera la TEK – prosegue Mti – è quella della Legge sulla polizia e la segretezza è tenuta per garantire la massima efficacia. La TEK, ancora, garantisce di essere tenuta al rispetto della legge sulla protezione dei dati personali». Tutte ovvietà, naturalmente. Ma non quando si parla di Ungheria e di Orban. In questo caso, altrimenti, come si farebbe a montar la panna?

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