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Gay, Binetti: dove è finita la libertà d’espressione?

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Scritto da vocealta

 

binetti“Che fine ha fatto l’emendamento con cui si cercava di salvaguardare la liberta’ di espressione nel ddl Scalfarotto sull’omofobia? Non era difficile immaginare la virulenza e la violenza con cui molti esponenti delle comunita’ lgbt, non tutti per fortuna, avrebbero reagito alle dichiarazioni della premiata ditta Dolce&Gabbana, firma tra le piu’ prestigiose dell’alta moda italiana, conosciuti a livello internazionale per il loro stile e per le loro compagne di comunicazione”. A dirlo e’ Paola Binetti, deputato del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc).

Per Binetti “la vicenda Barilla era stata chiarissima in particolare per le sanzioni successive del boicottaggio commerciale che non poteva non condurre a una ritrattazione da parte dell’imprenditore, diventato oggetto di persecuzione mediatica. Oggi tocca a Dolce&Gabbana. Non vorrei che fosse semplicemente un anticipo del clima culturale in cui si sviluppera’ il prossimo dibattito in Parlamento sul riconoscimento dei diritti civili. Tutti d’accordo sul ‘si’ ai diritti individuali, ma fortissime le perplessita’ a destra e sinistra sulle adozioni per le coppie omosessuali. “Non a caso- conclude Binetti- la Camera diversi mesi fa aveva approvato il famoso emendamento salva-liberta’ di espressione nel ddl Scalfarotto. Speriamo che proprio dall’onorevole Scalfarotto giungano parole chiare in merito alla liberta’ di espressione e alla legittimita’ di posizioni politiche contrarie per esempio alle adozioni omosessuali”.

 

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