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Attivisti di Ultima Generazione imbrattano Palazzo Vecchio: il sindaco Nardella primo in linea per pulire la facciata

Scritto da vocealta

Van Gogh, Monet, Turner, Constable. Questi alcuni tra i pittori più noti le cui opere sono state vittime degli attacchi di diverse associazioni ambientaliste, volte a porre attenzione sulla crisi climatica attraverso lo spargimento di vernice sui capolavori artici più illustri degli ultimi secoli.

Stavolta, però, Ultima generazione, un’organizzazione di attivisti ambientalisti che compie “azioni di disobbedienza civile nonviolenta per ottenere misure di contrasto al collasso ecoclimatico a cui stiamo andando incontro a causa delle troppe emissioni”, ha scelto il Palazzo Vecchio di Firenze come oggetto della loro protesta.

Questa mattina, infatti, intorno alle 11 due attivisti di Ultima Generazione hanno imbrattato l’Arengario di Palazzo Vecchio con vernice arancione, subendo fischi e schiamazzi da parte dei turisti presenti nella stessa piazza.

Tra coloro che hanno allontanato i due attivisti da Palazzo Vecchio e che parteciperanno alla pulizia delle mura, vi è lo stesso sindaco Dario Nardella che, trovandosi lì per un sopralluogo, è intervenuto per bloccare gli autori del blitz e per, successivamente, rimuovere l’imbrattamento dalla facciata in prima persona.

Appena sceso dal ponteggio dal quale stava pulendo con idranti le pietre imbrattate con vernice arancione, il sindaco Nardella ha commentato: «Sono dei barbari. Non è così che si protesta, dovrebbero difenderla la civiltà».

Il primo cittadino, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla repentina pulizia della facciata, continua sottolineando la necessità di un’azione rapida per la salvaguardia di questo patrimonio culturale: «Per fortuna sono intervenuti tutti, anche dei comuni cittadini si sono messi con le spazzole, gli Angeli del bello, l’assessore Bettini, la polizia municipale e poi i vigili del fuoco e Alia: ci siamo tutti buttati per pulire immediatamente, è stato un miracolo perché avevamo già l’attrezzatura sul posto altrimenti tutto il mondo avrebbe visto per settimane una situazione devastante».

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