Nei giorni scorsi , è stato approvato dal consiglio dei Ministri il “Decreto Caivano“, ovvero il decreto-legge contenente delle misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha illustrato le principali norme di competenza giustizia, durante la conferenza stampa. “Abbiamo cercato – ha sostenuto il Guardasigilli durante l’intervento – di coniugare la necessità di repressione della delinquenza minorile con la necessità di consentire ai minori che hanno commesso crimini di poter trovare un percorso non solo punitivo, ma rieducativo”.
Secondo Romano, presidente del SIULP, il decreto segna la presa di coscienza della politica sul degrado delle periferie. Tuttavia le nuove misure sono utili per la repressione, ma inutili senza interventi sociali e idonei investimenti sulla sicurezza. Sicuramente l’immobilismo e la politica dello struzzo non portano a nulla, se non a far incancrenire il degrado e le altre forme di criminalità, con il risultato dell’esasperazione dei cittadini perbene.
Questo decreto nasce dopo le tragedie che si sono consumate a Napoli, Modena e Caivano, e dopo l’insoddisfacente risposta complessiva dello stato che si è avuta negli ultimi anni. Condizione che ha esasperato i cittadini e ha portato anche ad azioni di giustizia fai da te a Ostia, al Pantheon e nella zona Quarticciolo di Roma.
In conclusione Romano, richiede investimenti sulla sicurezza in modo concreto, non facendo più tagli per il suo corretto funzionamento. A tal proposito, nei prossimi giorni ci sarà incontro con la premier Meloni per verificare le intenzioni dell’esecutivo sulla sicurezza.
