Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Scuola Normale Superiore di Pisa, Iuss di Pavia si sono unite in un progetto di ricerca che porterà alla nascita di un Centro federato per lo studio dei cambiamenti climatici: “l’Earth-System and Sustainable Development Initiative”. Ogni scuola impiegherà i propri know how per dare vita a questa ricerca: le conoscenze del Sant'Anna saranno impiegate per gli aspetti che incidono sui sistemi agricoli, sulla salute, sull’impatto del clima sull’economia e sullo sviluppo sostenibile; la Normale metterà in pratica le proprie risorse per affrontare le dinamiche biologiche, chimiche, astronomiche e matematiche, anche in relazione al fattore inquinamento, mentre lo Iuss si applicherà in materia di prevenzione e dinamiche del rischio. Da Pisa inizia una serie di workshop in cui individuare obiettivi, risorse, azioni per far nascere il Centro federato sul clima. La futura missione del nuovo soggetto di ricerca verrà discussa al Sant’Anna, dove si incontreranno personalità di rilievo internazionale tra docenti, ricercatori e studenti delle tre Scuole Universitarie Superiori.
Il workshop sarà replicato a luglio alla Normale, stavolta con l’obiettivo di individuare la strategia, le strutture e le risorse necessarie. La terza serie di incontri avverrà in ottobre a Pavia per avviare il programma di attività scientifiche e formative. Ha preso parte al primo workshop del Sant'Anna Sir Brian Hoskins, primo direttore del “Grantham Institute for Climate Change'”, istituto di ricerca nato 10 anni fa all’interno dell'Imperial College di Londra, ma già realtà consolidata per gli studi sui cambiamenti climatici e le sfide che pongono. Il professore Hoskins è intervenuto illustrando la complessità del problema, seguito dai rettori di Sant'Anna, Normale e Iuss, rispettivamente Pierdomenico Perata, Vincenzo Barone e Michele Di Francesco, che hanno parlato dell’innovazione della realtà scientifica che avrà luogo all’interno del futuro centro sul clima, certo non in contrapposizione con quella di altre realtà italiane. Consentirà di sperimentare nuovi modelli formativi, internazionali e direttamente collegati all'attività di ricerca.
«Le diverse competenze dei tre atenei – sottolineano i rettori – sono un valore aggiunto e crediamo che il centro possa rappresentare un polo di attrazione per i migliori studiosi a livello internazionale, come già si vede con le personalità intervenute in questa prima tappa di seminari organizzati dalla “Earth-System and Sustainable Development Initiative” delle tre Scuole Universitarie Superiori, Normale, Sant'Anna, Iuss» concludono.