Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la giornata di ieri ha partecipato all’inaugurazione di “State of Union”, ciclo di conferenze organizzato dall’Istituto Universitario Europeo (Ieu), arrivato alla sua ottava edizione. Per tre giorni, dal 10 al 12 maggio, tra badia Fiesolana, Villa Salviati e Palazzo Vecchio si parlerà della solidarietà in Europa.
«Se è stata la solidarietà a rendere possibile l'avvio della nostra unione, non è senza significato tornare a quel legame – quasi primordiale – per affrontare i problemi odierni», ha dichiarato Mattarella durante il suo discorso. Il presidente ha auspicato la volontà di ripartire dalla solidarietà europea espressa nei Trattati di Roma, citando i padri fondatori dell’Unione come De Gasperi e Shumann, unita a un ragionevole rigore economico, ma finalizzato alla crescita del benessere comune.
Nel giorno del possibile accordo di governo Lega-5 Stelle, il Capo dello Stato ha ricordato che siamo «più sicuri che nel dopoguerra, più liberi che nel dopoguerra, più benestanti che nel dopoguerra, rischiamo di apparire oggi privi di determinazione rispetto alle sfide che dobbiamo affrontare. E qualcuno, di fronte a un cammino che è divenuto gravoso, cede alla tentazione di cercare in formule ottocentesche la soluzione ai problemi degli anni 2000» per ribadire il suo no alle forme di sovranismo che si stanno diffondendo in Europa. Dopo queste parole ha aggiunto: «Pensare di farcela da soli è pura illusione o, peggio, inganno consapevole delle opinioni pubbliche. Tutti sanno che nessuna delle grandi sfide, alle quali il nostro continente è oggi esposto, può essere affrontata da un qualunque Paese membro dell'Unione, preso singolarmente».
Il discorso del presidente, durato circa 40 minuti, si è incentrato, anche, sul bilancio europeo e sulla nuova distribuzione dei fondi in discussione presso la Commissione. «Auspichiamo che bilancio possa espandersi nonostante la Brexit, con risorse proprie sicurezza interna ed esterna, difesa, ambiente», ha dichiarato il Capo dello Stato aggiungendo la speranza che i nuovi fondi siano congeniali per una «convergenza economica che rafforzi occupazione».
La visita di Mattarella si è conclusa con un piccolo fuori programma. Infatti, durante l’uscita del Presidente da Villa Salviati, sede degli Archivi Storici dell’Unione Europea, un ricercatore olandese, regolarmente accreditato, si è affacciato dal suo ufficio per mostrare il dito medio contro il Presidente italiano che, secondo fonti interne non si è accorto di nulla. Il 33enne olandese è stato subito intimato di rientrare nel suo studio e, successivamente, è stato identificato dalle forze dell’ordine.