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Salute, scacco matto a ictus e infarti con consulti a distanza in 3D

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Una app che consente al medico specialista di osservare a distanza, direttamente su uno schermo in 3D, il paziente colpito da infarto o ictus, i suoi dati clinici e la Tac appena effettuata, risparmiando così il tempo prezioso necessario per il suo spostamento in emergenza. E' la Mixed reality, la nuova tecnologia che consente di far interagire e coesistere in tempo reale mondo fisico e virtuale, che applicata alla Telecardiologia consente di salvare vite, facendo risparmiare tempo e denaro. A sperimentarla con successo è stata l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale Policlinico di Bari, che ha ricevuto oggi il "Premio Fiaso per l'innovazione digitale in sanità", assegnato nell'ambito della manifestazione promossa dall'Osservatorio sull'Innovazione Digitale della School of Management del Politecnico di Milano "per aver introdotto nel modello hub and spoke della rete tempo dipendente del sistema di emergenza-urgenza regionale la telemedicina e la Mixed reality, che serve ad effettuare consulenze a distanza, accrescere l'appropriatezza della diagnosi e la tempestività delle cure in situazioni di urgenza, oltre che consentire la formazione continua degli operatori sanitari". Un premio che fa da apripista alla presentazione il prossimo 27 giugno, in Roma, del rapporto finale del Laboratorio FIASO "Servizi di emergenza territoriale 118".

La nuova tecnologia prevede, oltre al tradizionale flusso in remoto di audio-video, anche la trasmissione di contenuti informativi complessi chiamati ologrammi. Per mezzo di occhiali con visori 3D di mixed reality è possibile attuare un collegamento interattivo in olopresenza tra due operatori sanitari in remoto. Nello specifico, il medico specialista nella Control Room dell'ospedale Hub (ossia il centro specialistico di riferimento), dotato dell'applicazione sul PC, risponde a chiamate di operatori sanitari che si trovano in uno o più Spoke (ossia ospedali facenti parte della rete cardiologica). Il medico, vedendo direttamente in formato 3D dallo schermo del suo PC il paziente, i suoi dati clinici e le immagini della TAC appena eseguita, può svolgere una consulenza a distanza e determinare se debba essere trasportato all'Hub o gestito nello Spoke. Si elimina, quindi, il tempo necessario al trasporto fisico del paziente dallo specialista dopo aver effettuato la TAC. Le chiamate gestite in olopresenza attraverso il sistema sono state sinora 36, con una durata media di 13,25 minuti per chiamata.

Il sistema di telemedicina, oltre a garantire un intervento immediato, ha dimostrato di contribuire a una gestione più efficiente del flusso di pazienti della Rete di Emergenza-Urgenza e alla riduzione di possibili congestioni delle aree di degenza intensive e/o semi-intensive. Il modello sperimentato dal Policlinico di Bari dal 2017 ha consentito di realizzare 506.420 consulenze e di ridurre i ricoveri del 40%, con un risparmio di circa 30 milioni di euro. La tecnologia Mixed reality applicata alla telecardiologia andrà a regime nel 2020 e consentirà di accrescere ulteriormente appropriatezza delle diagnosi e tempestività delle cure in emergenza. Possibili evoluzioni della sua applicazione sono previste nell'ambito del monitoraggio dei malati cronici e dell'assistenza domiciliare.

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