Giustizia Quotidiana

«Straordinaria affermazione di Magistratura indipendente alle elezioni del Csm»

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Scritto da vocealta

ferri_perfettoMagistratura Indipendente esprime tutta la propria soddisfazione per un risultato elettorale molto significativo ed importante. Il nostro gruppo ha aumentato di 284 voti il proprio consenso, raggiungendo quota 2000 preferenze e conquistando 11 seggi al CDC, 2 in più rispetto alle passate elezioni, che già ci avevano visto crescere di due seggi. Da questa competizione esce ampiamente ridimensionata Unicost che, con 2.268 preferenze (485 in meno del 2007) perde due seggi scendendo a 12, alla pari di Area che ne perde 1 e che con 2271 preferenze registra un calo di 314 voti. Discorso a parte merita Proposta B, lista di indipendenti che, pur ponendosi in aperta polemica con le correnti, non ha raggiunto il risultato sperato, fermandosi a 288 preferenze, ciò che però le ha permesso di conquistare 1 seggio.

Il voto, dunque, segna una sconfitta senza appello per l’uscente giunta a guida Unicost-MD-Verdi, che ha dilapidato il proprio patrimonio di consensi, certificando l’insuccesso politico della propria azione associativa.

Magistratura Indipendente, invece, esce vittoriosa da questa competizione elettorale, unica corrente a crescere nei consensi rispetto alle precedenti consultazioni e a veder premiato quanto fatto in questi anni, pur all’opposizione, secondo un trend elettorale positivo che dura ormai da tempo e che premia la linea associativa coerentemente portata avanti con assiduità dal nostro gruppo negli ultimi anni .

A Milano sono stati quadruplicati i voti (risultato indubbiamente eccezionale), si è però registrato un aumento significativo anche in altri distretti: Napoli, Roma (anche qui l’ulteriore incremento è strepitoso, visto che venivamo già da uno straordinario “balzo in avanti”), Torino e Firenze (dove MI rimane il primo gruppo ed aumenta i consensi), Catania e Messina (distretti dove è stato sempre difficile sfondare), Salerno (dove c’è stato un forte rinnovamento), Venezia, Trieste, Trento, Bologna, Brescia, L’Aquila, Bari, Lecce e Campobasso.

A ciò deve aggiungersi la sostanziale tenuta nei distretti dove erano presenti anche forti candidati di altri gruppi associativi e dove sono diminuiti i votanti (Palermo dove MI rimane primo gruppo, Reggio Calabria e Cagliari)

Altro dato da sottolineare è il voto riportato dalle candidate donne (alcune sarebbero state elette anche senza le quote di risultato), a dimostrazione che anche all’interno di MI c’è stato un bel segnale di rinnovamento anche “di genere”.

A ciò va aggiunto da un lato il “trend” chiaramente discendente di Area, un dato, questo, che risulta ancor più significativo, visto che tale formazione continua a rappresentare una mera sommatoria numerica dei due gruppi associativi e dall’altro il tracollo di Unicost che perde il proprio primato con un calo di consensi davvero significativo.

Quanto alle prospettive future, nel ribadire che la linea della Giunta è stata bocciata dai colleghi (Unicost ed Area hanno perso 799 voti!), Magistratura Indipendente sottolinea che i magistrati italiani difficilmente potranno accettare che chi ha perduto si allei ancora una volta, per tenere fuori chi invece ha vinto.

La prima condizione per un rilancio dell’azione dell’Anm è, dunque, un’operazione verità, che presupponga una sincera ammissione da parte della Giunta uscente di un così largo calo di consensi: un doveroso atteggiamento di assoluta sincerità nei confronti dei colleghi.

Tali risultati legittimano pienamente Magistratura Indipendente a svolgere un ruolo da protagonista e ad incidere, con ancora più forza nella vita associativa, nel rispetto di una linea politica coerente e finalizzata al recupero della centralità del singolo magistrato.

Questo risultato è espressione della fiducia che i magistrati hanno riposto nella linea moderata, ma sempre ferma, di Magistratura Indipendente, che non ha mai ritenuto negoziabili certi principi e valori, ma che al contempo ha sempre preferito la strada del dialogo e del confronto con le Istituzioni e la Politica.

Queste elezioni rappresentano un punto di partenza per continuare a crescere, nella ferma convinzione e piena consapevolezza che la difesa dei diritti economici dei magistrati, della loro dignità professionale, della loro autonomia, indipendenza e imparzialità debbano costituire i punti principali dell’agenda di una Anm che deve tornare a fare e ad essere il sindacato di tutti.

Non accetteremo, quindi, alcun condizionamento ed alcun veto. Saremo solo noi a decidere cosa fare e come proporci, perché i nostri elettori ci hanno chiesto, con forza un nuovo modo di fare associazionismo: più trasparenza, più ascolto ai problemi quotidiani e non giochi di potere o accordi sotterranei.

Il prossimo appuntamento saranno le elezioni dei Consigli Giudiziari ed anche allora saremo proti e difenderemo con impegno ed energia i nostri programmi.

Per questo abbiamo il dovere di dare un segnale di novità e di discontinuità ed in modo trasparente rispettando la volontà degli elettori.

Ringraziamo di cuore tutti quelli che ci hanno sostenuto con coraggio, con passione e credendo nei nostri programmi e nella nostra voglia di rinnovamento.

A loro va il merito principale di questa vittoria, a noi spetta non deluderli.Grazie ancora a tutti

* Segretario generale e Presidente di Magistratura indipendente

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