Oggi, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, papa Francesco ha scritto un tweet: «Le varie forme di maltrattamento che subiscono molte donne sono una vigliaccheria e un degrado per gli uomini e per tutta l’umanità. Non possiamo guardare dall’altra parte. Le donne vittime di violenza devono essere protette dalla società».
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha definito la “continua, diffusa e ancora inestirpabile violenza contro le donne” come «un fallimento della nostra società nel suo insieme, che non è riuscita, nel percorso di liberazione compiuto dalle donne in quest’ultimo secolo, ad accettare una concezione pienamente paritaria dei rapporti di coppia». «Infatti – ha aggiunto il Presidente della Repubblica – la violenza contro le donne prende origine da una visione distorta dei rapporti tra uomo e donna, che vede la seconda come oggetto e in ogni caso come soggetto non degno di un pieno rispetto. È nell’idea di inferiorità che pervade, ancora troppo spesso, l’approccio alla questione femminile, in cui si trovano le radici di ogni forma di violenza».
Inoltre Mattarella ha sottolineato l’importanza dell’educazione per frenare questi atti di violenza: «è necessario educare: educare al rispetto, educare alla parità, educare all’idea che mai la forza può costituire uno strumento di dialogo. Già nelle famiglie si deve diffondere questa educazione e poi nelle scuole, fin dalla prima infanzia».
La Giornata è stata istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica e focalizzare l’attenzione su questa strage. Strage che ha causato 109 vittime tra il 1° gennaio e il 21 novembre 2021. Solo nel periodo 15-21 novembre sono state registrate altre 6 vittime.
Secondo i report dell’ISTAT 2015 e 2018 in Italia il 31,5% delle donne fra i 16 e i 70 anni ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale e il 54,9% dei femminicidi è stato commesso da un partner o ex partner.