La Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha adottato proposte volte a prevenire la fuga di minuscoli frammenti di plastica lungo tutta la filiera, con l’obiettivo di raggiungere zero perdite per contrastare l’inquinamento da microplastica.
I deputati della Commissione hanno approvato il testo con 71 voti a favore, 5 contrari e un’astensione. Il loro parere influenzerà con tutta probabilità quello della plenaria. La richiesta è ampliare la definizione di pellet di plastica per includere polveri, cilindri, perline e scaglie utilizzati nella produzione e nel riciclo.
Nel suo piano d’azione del 2021 la Commissione UE ha proposto che, entro il 2030, avvenga una riduzione del 30% i rilasci di microplastica nell’ambiente. Un’influenza sul voto potrebbe averla avuta il disastro ambientale sulle coste della Galizia, nel nord-ovest della Spagna. Qui tra dicembre e gennaio, a causa di un incidente, milioni di granuli di plastica sono stati sversati in mare e hanno raggiunto le spiagge, trasportati dalle correnti dell’Adriatico.
Secondo le nuove norme, gli enti che manipolano particelle di plastica devono evitare le perdite e ripulire prontamente eventuali sversamenti. Tra le misure aggiuntive proposte vi è anche un rapporto sulla tracciabilità chimica, programmi di formazione obbligatori per le imprese e procedure standardizzate per il monitoraggio delle perdite.
La riunione del Parlamento Europeo è prevista per il 24 aprile e sarà un momento chiave per l’iter di approvazione della legge, anche se la decisione finale spetterà all’assemblea che verrà costituita dopo le elezioni di giugno.