Ennesimo colpo di scena del Presidente americano Donald Trump che, a latere dei lavori della conferenza dei principali leader degli stati membri della Nato a Bruxelles, si presenta per una conferenza stampa flash dichiarando la sua volontà di restare nell’Alleanza atlantica.
Dopo le voci dei giorni scorsi sulla volontà di uscire dalla Nato, se gli Stati europei non avessero aumentato i loro finanziamenti militari, e gli attacchi alla cancelliera tedesca Angela Merkel, rea di essere (secondo Trump) “ostaggio” della Russia di Putin, il Presidente Usa ha spiegato come la sua strategia fosse orientata ad avere il consenso del Congresso e per far aumentare la spesa militare europea. Possono, quindi, essere lette in questa chiave le minacce di uscire dalla Nato anche senza l’approvazione del Congresso americano. Il presidente americano ha dichiarato: «Penso che probabilmente potrei (decidere l'uscita degli Usa dalla Nato senza l'autorizzazione del Congresso, ndr), ma non è necessario». Il vertice si è concluso come voleva l’inquilino della Casa Bianca: con l’aumento della spesa militare per la Nato da parte degli stati europei, che dovrebbero investire 33 miliardi di dollari in più rispetto al passato.
Nella conferenza stampa il capo del governo americano cerca di allentare le tensioni con il leader della Federazione russa Vladimir Putin, che viene descritto dal Tycoon come: «Un competitor e non un nemico» aggiungendo che «un giorno potremmo anche essere amici».
La conclusione della conferenza stampa è dedicata alla visione geopolitica trumpiana sulla questione migranti, che secondo l’inquilino della Casa Bianca sono il principale motivo degli inaspettati ribaltoni politici degli ultimi anni (dalla sua elezione alla Brexit fino alle elezioni italiane del 4 marzo). La presenza dell’”invasione migratoria”, secondo Trump, ha fatto sì che i cittadini votassero per movimenti politici o persone capaci di fermare l’ondata migratoria.