Nella giornata di oggi, 17 settembre, si è svolto un incontro tra i rappresentanti di Federfarma, Fofi e Assofarm e il Ministero della Salute sulla disponibilità di vaccini antinfluenzali.
Il Ministero ha ascoltato l’appello dei farmacisti: in Italia ci sono già oltre 17,5 milioni di dosi disponibili, ma le preoccupazioni sono sulla poca disponibilità di vaccini per la popolazione attiva, quindi da destinarsi alle farmacie. Per popolazione attiva si intendono tutte quelle persone che ogni giorno si spostano per andare al lavoro, a scuola, utilizzando i mezzi pubblici, che hanno – in generale – una vita sociale più attiva.
Assofarm, Fofi e Federfarma affermano che è «senz'altro un fatto positivo che le Regioni abbiano deciso di destinare una parte di vaccini alle farmacie, ma la quantità prevista, circa 250.000 dosi, è assolutamente insufficiente a raggiungere questo obiettivo». È necessario assicurare una copertura idonea per le categorie a rischio – anziani, bambini e persone con malattie pregresse – considerando che quest’anno la richiesta del vaccino aumenterà fino a 1,5 milioni, rispetto al milione di media degli anni passati.
Le organizzazioni ringraziano inoltre il Ministro Speranza per «l'impegno dimostrato», con l’augurio che si giunga presto ad una «conclusione positiva a vantaggio innanzitutto della tutela dei cittadini». Marco Colosso, presidente di Federfarma, assicura che «arriveranno dall'estero le quote di vaccino antinfluenzale da acquistare in farmacia dalla popolazione attiva che non appartiene alle fasce protette. Ci aspettiamo che venga recuperato oltre un milione di dosi», come da intesa Stato-Regioni. «Saranno gli importatori – spiega Colosso – a contattare le aziende internazionali e a presentare il dossier all'Aifa, che a sua volta dovrà avviare i dovuti controlli sul prodotto, dare l'autorizzazione e favorire la distribuzione sul mercato italiano».