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Tirzepatide: il nuovo farmaco contro l’obesità e il diabete

Scritto da vocealta

In questi giorni l’Aifa( Agenzia italiana del farmaco) ha autorizzato l’immissione al commercio del tirzepatide, un farmaco innovativo per il trattamento dell’obesità (in presenza di almeno una comorbidità) e del diabete di tipo 2. Gli studi che hanno portato all’aprovazione del tirzepetide hanno dimostrato come quest’ultimo riesca a far diminuire il peso di circa il 22,5% con una dose di mantenimento massima di 15 mg.

Il funzionamento

Il medicinale attualmente è l’unico in grado di attivare sia i recettori ormonali del Gip (polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente) sia quelli del Glp-1 (peptide glucagone-simile-1), provocando l’aumento della secrezione insulinica a livello pancreatico, della sensibilità insulinica e la diminuzione dell’assunzione di cibo. Inoltre il Gip comporta un’azione benefica a livello del tessuto adiposo e una riduzione dell’introito calorico e della nausea.

Effetti collaterali

Gli effetti collaterali più comuni sono soprattutto di tipo gastrointestinale, come ad esempio nausea, diarrea, stitichhezza e vomito. Tali conseguenze sono presenti soprattutto in caso di aumento o dimunzione del farmaco ma per fortuna sono sempre state di gravità lieve o moderata.

Disponibilità in Italia

Lo Tirzepatide al momento è disponibile solo in classe CNN (classe C non negoziata), ma l’azienda è in contatto con l’Aifa per renerlo disponibile a tutti i pazienti a carico del servizio sanitario nazinale.

 

 

 

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