“E ora che diranno gli “obamiani” italiani? Tutti muti? Tutti ammutoliti?”.
Daniele Capezzone, portavoce del Popolo della Libertà, si chiede che fine abbiano fatto i tanti sostenitori radical chic del presidente Usa. Proprio ora che l’ultimo mito al caviale è crollato inesorabilmente sotto i colpi della realtà. Proprio adesso che Barack, come era già accaduto con la lotta al terrorismo, ha smentito la sinistra di casa nostra. Puntando dritto e senza complessi sul nucleare.
“Come mai tanto silenzio – si domanda Capezzone – dagli abituali laudatores nostrani del leader democratico americano? Quando una cosa non piace alla sinistra italiana non se ne deve parlare?”
“Pragmatismo e ragionevolezza – prosegue il portavoce – hanno spinto Barack Obama ad una decisione importante e positiva: quella di giocare anche la carta del nucleare come risposta alle esigenze energetiche. E’ la prova che, rispetto alla domanda energetica, occorre toccare tutti i tasti della tastiera, senza veti né tabù: gas, nucleare, fonti alternative, risparmio energetico, e così via”.
“E proprio questo mix equilibrato – aggiunge – è per tutti i Paesi la ricetta giusta per ridurre la dipendenza dall’estero, e anche per evitare di puntare solo su una fonte”.
“E’ questa – conclude l’esponente Pdl – anche la strada percorsa in Italia dal Governo Berlusconi”.
Daniele Capezzone, portavoce del Popolo della Libertà, si chiede che fine abbiano fatto i tanti sostenitori radical chic del presidente Usa. Proprio ora che l’ultimo mito al caviale è crollato inesorabilmente sotto i colpi della realtà. Proprio adesso che Barack, come era già accaduto con la lotta al terrorismo, ha smentito la sinistra di casa nostra. Puntando dritto e senza complessi sul nucleare.
“Come mai tanto silenzio – si domanda Capezzone – dagli abituali laudatores nostrani del leader democratico americano? Quando una cosa non piace alla sinistra italiana non se ne deve parlare?”
“Pragmatismo e ragionevolezza – prosegue il portavoce – hanno spinto Barack Obama ad una decisione importante e positiva: quella di giocare anche la carta del nucleare come risposta alle esigenze energetiche. E’ la prova che, rispetto alla domanda energetica, occorre toccare tutti i tasti della tastiera, senza veti né tabù: gas, nucleare, fonti alternative, risparmio energetico, e così via”.
“E proprio questo mix equilibrato – aggiunge – è per tutti i Paesi la ricetta giusta per ridurre la dipendenza dall’estero, e anche per evitare di puntare solo su una fonte”.
“E’ questa – conclude l’esponente Pdl – anche la strada percorsa in Italia dal Governo Berlusconi”.