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Tirana pronta a farsi comprare da Parigi

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Scritto da vocealta

albanian_t-shirtIn base a un’analisi dell’ultimo rapporto della Banca mondiale sulle prospettive di sviluppo, il “Financial Times” colloca l’Albania tra i tre paesi più a rischio per quanto riguarda la diminuzione del flusso di finanziamenti. Su 30 paesi in via di sviluppo il noto quotidiano britannico sostiene che l’Albania si trova in una posizione “debole” e fortemente minacciata dalla crisi dell’eurozona. L’elevata situazione di rischio per l’Albania deriva dalla sua grande dipendenza dai finanziamenti esteri. Secondo la Banca mondiale nel 2012 l’ammontare dei finanziamenti necessari all’economia corrisponde al 21,3 per cento del suo Pil nazionale, collocandosi per questo motivo anche dietro il Libano e la Nicaragua nella lista elaborata dalla Banca mondiale. La scarsa produzione interna causa un elevato disavanzo commerciale del paese, di conseguenza sono necessari flussi di capitale provenienti dall’estero, o in forma di investimenti (drasticamente calati nel 2011) o tramite crediti a tassi ormai molto elevati sui mercati internazionali.

Mettendo assieme questa informazione con quelle di cui già disponiamo relativi alla situazione economica a alla politica estera albanese, potremo dedurne che la Francia, assai presto, farà shopping a Tirana: secondo gli analisti albanesi il 2012, infatti, «sarà un anno difficile per l’economia del paese» perché «gli effetti della crisi si faranno sentire di più, riflettendosi in una riduzione dei budget delle famiglie albanesi ed in una contrazione della crescita economica». In questo quadro si inserisce una scelta “pesante” del governo schipetaro, quella di aprire le porte ai nostri cugini d’Oltralpe: l’Albania offre molte opportunità di investimento alle società francesi. Lo ha affermato solo poche fa settimane, precisamente il 12 dicembre, il premier albanese Sali Berisha al ritorno da Parigi, dove ha incontrato il premier francese Francois Fillon ed il ministro dell’Industria, Eric Besson.

A seguito di questo incontro, il 21 dicembre, il ministero degli Esteri albanese e l’ambasciata di Francia a Tirana hanno siglato un importante accordo. E noi che facciamo? Cosa aspettiamo?

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