Lunedì 21 agosto alle ore 20,57 una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 (poi ricalcolata di magnitudo 4), ha colpito Ischia e la costa flegrea. Il bilancio è di 2 vittime e 42 feriti. Centinaia le persone in strada, crolli e danni, distrutta la chiesa del Purgatorio, isolati numerosi alberghi.
Il comune di Casamicciola, nella parte settentrionale dell'isola, è risultato il più colpito: sono crollate sei case. Una donna è morta dopo essere stata colpita dai calcinacci della chiesa di Santa Maria del Suffragio. Il cadavere di una seconda donna è stato individuato sotto le macerie di un'abitazione.
Un intero nucleo familiare di sette persone è rimasto imprigionato dopo il crollo della propria abitazione in località La Rita: nella notte sono stati estratti vivi un uomo (il padre), due donne e, verso le 4, un bimbo di 7 mesi, Pasquale. Solo in mattinata è stato estratto anche un altro bambino, 8 anni, mentre i soccorritori sono riusciti a salvare il più grande, Ciro, 11 anni, che ha salvato la vita al fratello.
Il terremoto è stata di magnitudo 4 a una profondità di 5 chilometri, con epicentro a 3 chilometri a nord da Casamicciola. "Da quello che sappiamo il terremoto è di origine tettonica e non vulcanica – spiega il geologo Carlo Doglioni – Casamicciola è nota per i terremoti: nel 1883 se ne verificò uno di magnitudo 5.8 che fece 2.300 morti".