Emmanuel Macron nella notte, al termine di un lungo vertice a 27 su Brexit e a poche ore da un bilaterale con Giuseppe Conte, afferma che «La Francia ha sempre la stessa posizione sulla Tav, che e'' un problema italo-italiano. Credo che i temi europei siano sufficientemente importanti e quando si porta un tema di divisione nazionale o domestico in Europa, si perde tempo. E io non ho troppo tempo da perdere»
E' il primo faccia a faccia dopo lo scontro diplomatico tra Roma e Parigi che ha portato alla decisione senza precedenti dell'Eliseo di richiamare il suo ambasciatore in patria. L'attacco e' netto, ma non del tutto a freddo.
Che l'aria non fosse del tutto serena si capisce a metà serata, quando in pieno vertice, una nota dell'Eliseo annuncia che martedì prossimo lo stesso Macron riceverà a Parigi il presidente cinese Xi Jinping assieme alla cancelliera tedesca Angela Merkel e al presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker.
Uno sgarbo per Roma, che dopo settimane di polemiche e di diffidenze da parte di Usa e Europa, ospita in queste ore il presidente cinese a Roma per la firma dell'accordo sulla Via della Seta. Un accordo che diverse cancellerie europee, comprese Parigi e Berlino, hanno guardato fin dall'inizio con poco entusiasmo. La convocazione del vertice a quattro a Parigi con Xi è l'immagine plastica che l'Europa a trazione franco-tedesca, con il sigillo di Bruxelles, vuole dare ai rapporti strategici e commerciali con il gigante cinese.
E una sorta di “lezione” ai paesi che si muovono in autonomia, come l'Italia, in questo caso. La notizia del vertice di Parigi, prende Roma in contropiede. Il governo non sapeva nulla dell'iniziativa francese e poco dopo che l'Eliseo ha diffuso la notizia, il consigliere diplomatico di palazzo Chigi ha chiesto spiegazioni al suo collega francese.
Fonti italiane precisano che non si tratta di un vero e proprio vertice ma di un seminario sulla globalizzazione a cui partecipa anche il segretario dell'Onu, Antonio Guterres. Ma il colpo si sente con ancora più forza a fine serata, quando Macron liquida le domande dei cronisti con la bordata sulla Tav: «E' un problema italo-italiano, chi porta i temi e le nazionali nazionali in Europa mentre si discute di Cina e di relazioni commerciali, fa solo perdere tempo. E io non ho tempo da perdere»