Erano circa le 23 di mercoledì scorso – 7 novembre 2018 – quando, durante un party di studenti, il "College Country Night", è esplosa una sparatoria al Borderline Bar & Grill, situato a Thousand Oaks, circa 40 miglia a nordovest di Los Angeles.
L'attentatore, vestito di nero e in possesso di una calibro 45 Glock, ha prima freddato una guardia disarmata che si trovava davanti all'entrata del locale e poi ha aperto il fuoco sulla folla all'interno, composta principalmente da giovani tra i 18 e i 20 anni. Circa 200 persone sono rimaste intrappolate all'interno del locale, cercando un modo per ripararsi, e alla fine della serata 13 hanno perso la vita, compreso l'assassino. Lo sceriffo della Contea di Ventura, Geoff Dean, riferisce anche di un sergente, Ron Helus, «morto da eroe» nel tentativo di fronteggiare la situazione.
Il criminale è stato identificato come Ian David Long, ex ufficiale del corpo dei Marines, che da novembre 2010 a giugno 2011 aveva combattuto come mitragliere in Afghanistan. Nonostante l'FBI abbia dichiarato che sia ancora «prematuro speculare sulla motivazione», Ian Long aveva già dato segnali di instabilità mentale. Si vociferava di disturbo da stress post-traumatico. Il testimone Donald Macleud, che abita nello stesso quartiere, ha raccontato di aver sentito uno sparo una notte, provenire dalla casa di Long e gli altri vicini ricordano come fosse molto schivo e scontroso. "Non usciva spesso da quella casa. Quando lo vedevo passare, salutavo e lui non ricambiava mai il saluto", ha riferito Gareth Crites, vicina di casa.
Il presidente Trump su Twitter ha espresso cordoglio per le vittime e ammirazione per il grande coraggio dimostrato dalla polizia.