Economia

“Sostenibilità economica è necessaria, ma i consumatori non devono pretendere un supermercato”. Intervista ad Elisa Dominoni (Anga Milano)

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La delicatezza del tema “sostenibilità” va affrontato, da una parte, in relazione ai costi economici che comporta per le imprese e, dall’altra, riducendo le pretese dei consumatori.

Per conoscere meglio la realtà associativa in vista del Convegno Quadri di Giugno, Vocealta.it ha intervistato Elisa Dominoni, presidente di Anga Milano, che parteciperà all'iniziativa fortemente promossa dal presidente nazionale di Confagricoltura giovani, Raffaele Maiorano.

Vorrei che ci raccontasse un po’ di lei e della sua azienda.

‹‹Sono Elisa Dominoni, ho 38 anni, e gestisco l’azienda agricola di famiglia, “Dominoni Carlo Paolo Elisa Azienda Agricola” a Gaggiano (MI), insieme a mio padre, fondatore dell’impresa attiva da quasi 50 anni, e mio fratello. La nostra attività principale è la coltivazione del riso a cui si aggiungono un allevamento di polli e capponi come attività secondaria››.

Si parlerà di qualità, sostenibilità e innovazione qual è il suo parere in merito a questi argomenti?

‹‹Dei tre temi proposti, la sostenibilità è quello che bisogna affrontare in modo più delicato. La mia idea è che il futuro dell’imprenditoria agricola si avvicina al modello familiare, ma questo modello sta vivendo un momento di crisi derivante dall’eccessiva burocratizzazione e dai pesi che ci sono per gli imprenditori agricoli. Più che parlare di sostenibilità in generale bisognerebbe metterla in relazione con il principio economico e con i problemi concreti per capire quello che ogni impresa può fare per essere sostenibile sia a livello economico e nel rispetto delle esigenze ambientali. Così come anche i consumatori devono capire che un’azienda che opera attraverso un principio di sostenibilità o, più in generale, senza trattamenti intensivi ha dei tempi diversi rispetto a ciò che un cliente può trovare tutti i giorni in un supermercato››.

Cosa l’ha spinta ad impegnarsi in Anga e cosa rappresenta per lei questa associazione?

‹‹Sono entrata in Anga perché ha suscitato in me grande curiosità e quello che mi ha colpito di più è stato il confronto tra i membri. Anga dà la possibilità di confrontarsi con colleghi che hanno filosofie diverse. Il rispetto delle opinioni e dei metodi altrui accresce la nostra competenza come imprenditori agricoli e non in tutti i settori si trova una così forte collaborazione. Ad esempio, nel settore legale, nel quale ho lavorato per circa 10 anni, ho notato una concorrenza spietata, e anche per questo ho deciso di cambiare vita e di ritornare a gestire l’impresa di famiglia. Questa scelta si è rivelata vincente››.

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