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Scuola, sciopero insegnanti e personale ATA. Il 10 dicembre lezioni a rischio

Scritto da vocealta

Risorse insufficienti nella Legge Finanziaria, stipendi inadeguati e carenza di organico. La scuola si ferma il 10 dicembre, inoltre Cgil e Uil, per il 16, confermano lo sciopero generale.

Il 10 dicembre è stato indetto un fermo della scuola pubblica. «Dopo due drammatici anni di pandemia è diventato chiaro a tutti quanto la scuola sia indispensabile per il nostro presente e il nostro futuro, quanto essa sia importante nella vita di ogni giorno per le studentesse e gli studenti, quanto siano indispensabili tutte le diverse professionalità che operano in essa: per questo avevamo la ragionevole speranza che il Governo fosse pronto a dare un vero e tangibile segnale di attenzione alla Scuola Pubblica», si legge nella nota Flc Cgil.

Le risorse destinate alla scuola nella Legge Finanziaria presa in esame dal Parlamento non sono adeguate: «Il divario stimato è di circa 350 euro tra scuola e settori dell’amministrazione con requisiti equivalenti, il quadro è desolante: 87 euro di aumento previsto a cui si potranno aggiungere 12 euro, e non per tutti, finalizzati sulla base della “dedizione”».

Per quanto riguarda l’organico Covid: «Sono previste risorse solo per il personale docente, non per il personale ATA e nessun confronto è stato aperto per il precariato – inoltre – Il Patto per la Scuola sottoscritto ad aprile contiene misure che vanno in tale direzione ma a questo Patto non è mai stato dato seguito», lamentano i sindacati.

Confermano lo stop della scuola pubblica, fanno sapere Flc Cgil e Uil Scuola che, insieme a Snals e Gilda, hanno proclamato lo sciopero generale della scuola «che ha funzionato da detonatore della più ampia manifestazione di dissenso politico che attiene allo sciopero generale del 16 dicembre», ribadiscono.

La manovra del governo amplierebbe le disuguaglianze, osservano i segretari generali di FLC CGIL, Francesco Sinopoli e Uil Scuola, Pino Turi.

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