La classificazione del sangue in quattro gruppi principali (A, B, 0 e AB) è la più conosciuta ma non è l’unica; infatti, esistono 43 sistemi diversi per raggruppare i globuli rossi basandosi sulle differenze di zuccheri o proteine nel rivestimento della loro superficie.
Er, l’ultimo scoperto, è il 44° gruppo trovato. In realtà non si tratta di una scoperta nuova poiché il gruppo è stato individuato per la prima volta nel 1982.
Lo studio è iniziato a seguito della morte di due neonati. Un gruppo di ricercatori diretto da Nicole Thornton, del National Health Service Blood and Transplant del Regno Unito, ha pubblicato uno studio sulla rivista “Blood” parlando non solo del nuovo gruppo sanguigno ma anche della scoperta vera e propria: sono stati individuati due nuovi antigeni del gruppo Er associati a una grave malattia del feto e del neonato.
Lo studio è stato svolto tramite l’analisi di campioni di sangue di 13 pazienti con antigeni sospetti e sono state individuate cinque variazioni: Era, Erb, Er3 e le nuove Er4 e Er5.
Quando un globulo si presenta con un antigene che il nostro corpo riconosce come “sospetto”, il sistema immunitario invia anticorpi con lo scopo di eliminare le cellule portatrici dell’antigene non riconosciuto.
Questo fenomeno appena descritto può accadere anche in gravidanza: i tessuti del feto non vengono riconosciuti e vengono aggrediti aumentando il rischio di malattie.
Pensando a quanto sia fondamentale la compatibilità dei gruppi sanguigni nelle trasfusioni o nei trapianti di organi possiamo facilmente capire il calibro dell’importanza di questa nuova scoperta.