La crisi che si è aperta tra Francia e Italia è un qualcosa «di mai visto» prima. Lo scrive il quotidiano francese “Le Monde", commentando il richiamo a Parigi dell'ambasciatore di Francia a Roma, Christian Masset, avvenuto ieri, 7 febbraio. Una mossa che, secondo "Le Monde", rappresenta una «misura grave». La causa scatenante è stata l'incontro avvenuto il 5 febbraio scorso presso Parigi tra il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, e alcuni gilet gialli guidati da Christophe Chalenҫon. La decisione di Parigi è «coerente» con quanto accaduto. «Le relazioni franco-italiane conoscono la loro crisi peggiore dal 1945 e le tensioni bilaterali non fanno che aggravarsi da mesi», ha spiegato lo storico Marc Lazar. In questi ultimi giorni, è sembrato che il governo italiano abbia voluto strumentalizzare le tensioni tra Francia e Italia su alcune questioni sensibili creando dei nuovi conflitti. "Le Monde" ricorda che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso di un colloquio con il cancelliere tedesco Angela Merkel ripreso di nascosto ha riconosciuto come Salvini stia mettendo in atto una strategia. In particolare, secondo Conte, il leader della Lega «vuole fare campagna contro la Francia» in vista delle elezioni europee di maggio prossimo.
Sempre riguardo richiamo dell'ambasciatore francese a Roma, la ministra francese per gli Affari europei durante un’intervista all’emittente Radio Classique ha detto che «non è un atto di drammatizzazione ma un modo per dire che la ricreazione è finita». In merito alla recente visita del vice presidente del Consiglio italiano, Luigi Di Maio, ai 'gilet gialli', Loiseau denuncia «una ingerenza fuori luogo, un gesto ostile da persone che sulla carta sono governanti e la cui priorità dovrebbe essere gli interessi degli italiani». Per la ministra francese, con il suo gesto Di Maio ha dimostrato sostegno «non a un leader politico ma a qualcuno che ha lanciato un appello alla guerra civile, al rovesciamento del presidente, a un governo militare, una cosa mai accaduta prima». Interrogata sulle responsabilità di Parigi e di Roma nella crisi in corso, Loiseau valuta che il presidente Emmanuel Macron «aveva ragione di denunciare i nazionalismi in Europa – senza citare un paese piuttosto che un altro – dicendo che rappresentano un aggregato di interessi di categoria nazionali che non generano mai soluzioni ma aggravano i problemi. Purtroppo è quello che sta accadendo ora ».
Per quanto riguarda l’argomento TAV, il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux, esprime l'auspicio che l'Italia e la Francia vadano avanti con il progetto di linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione che «permetterà all'Italia del Nord, terra elettorale di Salvini, di stare meglio, di avere migliori scambi commerciali e di guadagnare in competitività». Intervistato da radio Europe 1, Griveaux ha sottolineato che «c'è bisogno di maggiore potere d'acquisto, di posti di lavoro, di crescita e non di frasette polemiche che in Italia causano recessione economica, noi non ne pronunciamo».