Il ministro dei Trasporti, in risposta alla posizione espressa dalla Commissione Garante degli scioperi, ha ordinato il dimezzamento della durata dello sciopero proclamato dai sindacati. Pertanto, l’azione di protesta terminerà alle 15 anziché durare per 24 ore come inizialmente previsto.
Questo cambio di programma ha causato notevoli disagi ai passeggeri, i quali si sono trovati costretti a riprogrammare i loro viaggi. Anche i pendolari hanno dovuto organizzarsi in modo diverso rispetto alla solita routine di spostamenti.
Le stazioni, di solito animate, appaiono insolitamente deserte e i binari sono vuoti durante le prime ore dello sciopero.
Il ministro Salvini ha espresso il suo orgoglio nel non aver abbandonato i cittadini alla propria sorte. Ha compreso e sostenuto i diritti dei lavoratori del settore ferroviario, ma ha ritenuto inaccettabile lasciare a terra milioni di persone. Pertanto, ha richiesto la riduzione dello sciopero a metà, ma i sindacati non hanno accettato la proposta. Il vicepremier ha quindi imposto questa decisione, affermando con orgoglio di aver permesso a milioni di italiani di non rimanere bloccati senza mezzi di trasporto.