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Roma Arte in Nuvola, all’Eur la mostra che guarda al futuro

Scritto da vocealta

La Nuvola dell’Eur ospita la prima edizione di Roma Arte in Nuvola, fiera internazionale di arte moderna e contemporanea che ha aperto al pubblico ieri, 18 novembre, e sarà visitabile fino a domenica 21 novembre.

Ideata e diretta da Alessandro Nicosia, insieme alla direzione artistica di Valentina Ciarallo, la mostra copre 7mila metri quadrati, divisa in 3 sezioni: Main Section, New Entries, Solo Show. La fiera accoglie nel complesso 159 espositori, di cui 120 Gallerie italiane, una trentina solo di Roma, e straniere, 30 progetti speciali, 9 editori specializzati. I lavori esposti spaziano dalla pittura alla scultura, dalle installazioni ai video e alle performance.

Una proposta artistica che unisce grandi maestri e giovani talenti e si rivolge agli esperti e al mercato, ma anche al grande pubblico. I visitatori si muovono in spazi immensi, tra piano terra e primo piano, immersi in un susseguirsi di forme, colori, materiali e sensazioni.

Sono previsti anche momenti destinati al confronto: 40 relatori del mondo dell’arte interverranno nei Talk “Ripensando Roma”, inoltre sono in programma numerosi contributi di direttori di musei, artisti, critici, collezionisti sui temi “L’arte a Roma: un affare pubblico e privato”, “Il mercato dell’arte tra diritto, fiscalità e la novità degli NFT”, “Arte e comunicazione: new media, social media ed editoria”.

Una grande esposizione affollata di presenze prestigiose e contrastanti, da Igor Mitoraj a Mario Sironi, da Jannis Kounellis a Neda Shafiee Moghaddam e Giuseppe Gallo, che rendono evidente come l’arte di ieri e quella di oggi possano camminare fianco a fianco. All’interno della Fiera sono presenti anche diverse “piccole mostre”, come lo spazio dedicato all’arte di Israele, Paese ospite di questa prima edizione, con le opere di 17 artisti, molti focus da “La Nuvola” di Doriana e Massimiliano Fuksas, archittetto della Nuvola dell’Eur e disegnatore del logo della Fiera, a “Gli Angeli” di Gregorio Botta, “Ab Ovo” di Camilla Ancilotto e “Space Time” di Patrick Tuttofuoco, e poi Domenica Regazzoni e Lucio Dalla a 4 mani, “Passaggio” di Maria Cristina Finucci e “Traliccio Ducale” di Flavio Favelli.

All’apertura dell’esposizione Alessandro Nicosia ha spiegato: «Una manifestazione del genere mancava a Roma da 10 anni: abbiamo colmato un vuoto, dopo le chiusure e 8 mesi di centro vaccinale, oggi è un giorno di festa con la Nuvola che accoglie una grande fiera di arte moderna e contemporanea finalmente nella Capitale».

La Nuvola progettata da Fuksas era stata trasformata in centro vaccinale per l’emergenza sanitaria, inoltre aveva ospitato i “potenti” della Terra al G20, ora invece diventa il fulcro di una manifestazione artistica legata alla Capitale quanto all’Italia tutta, con la capacità di connettersi alle tendenze internazionali. Secondo Fuksas, presente all’inaugurazione, «ora la Nuvola viene interpretata nel suo senso più profondo, non solo come location per congressi ma come luogo della comunità».

Il neo assessore alla cultura del Comune di Roma Miguel Gotor ha posto l’accento sull’emozione di vedere «quello che nei giorni difficili della pandemia è stato un luogo di cura trasformarsi in un simbolo di rinascita in sicurezza. Ripartiamo e siamo ancora qui. L’arte e il bello vanno insieme all’economia e al commercio: da qui vogliamo costruire relazioni culturali e commerciali con il resto del Paese e con l’area mediterranea».

Arte in Nuvola avrà cadenza annuale, sulla base di un accordo quinquennale con Eur Spa. L’intento degli organizzatori è quello di creare una nuova piattaforma con particolare attenzione alle proposte artistiche emergenti e colmare un vuoto di proposta. Da qui ai prossimi 5 anni si estende l’obiettivo di rendere Roma il punto di incontro per le istanze artische moderne e contemporanee più interessanti e autorevoli.

 

 

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