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Protesta a Roma, blitz No Tav a una sezione del Pd

Scontri-No Tav
Scritto da vocealta

Scontri-No TavLungo il tragitto per le vie del centro della Capitale non ci sono stati scontri né momenti di tensione con le forze dell’ordine che hanno scortato i manifestanti lungo il percorso. Un tentato assalto ad una delle sezioni storiche del Pd, quella dei Giubbonari.

Preceduto da un blitz davanti la sede nazionale del Pd sventato dall’intervento della polizia. Poco dopo il voto sulla mozione sfiducia contro il ministro Cancellieri la rabbia degli antagonisti, de movimenti e dei No Tav, a Roma per protestare contro il vertice Italia Francia, si e’ scagliata anche contro il Pd. In venti, incappucciati e con le bandane No Tav hanno tentato il blitz alla sezione Giubbonari quando dentro c’erano sette militanti. «Erano bestie mosse da un odio bestiale», dice ancora impaurita Giulia Urso, segretario della sezione che ha «tentato di parlare con quei ragazzi, capire le loro motivazioni, la loro protesta ma non mi stavano proprio a sentire, per loro ero il Pd e basta e mi odiavano per questo».

«Ci urlavano fascisti, pezzi di m…. -dice ancora il segretario- hanno dato un pugno ad un militante che è rimasto ferito, hanno tentato di avventarsi contro le finestre per spaccarle ma hanno tutte le grate e non ci sono riusciti». Giulia Urso, assieme agli altri sei iscritti alla sezione, ha cercato di contenerli e di non reagire «ma quando ho visto che se la prendevano con i nostri simboli non ci ho visto più». Ma a quel punto, considerata la situazione che stava degenerando, la polizia ha detto ai militanti di chiudersi dentro la sezione. «Così abbiamo fatto, eravamo sequestrati. Mai successa una cosa così”, dice un iscritto. Fuori gli incappucciati allora se la sono presa con i simboli appunto. Hanno divelto i dazebao dove vengono esposte le pagine dell’Unità e hanno usato le strutture in ferro come spranghe. E poi hanno imbrattato la targa, dove è incisa la falce e il martello. «Quei simboli sono rimasti anche con i Ds, anche con l’Ulivo -spiega un militante- ora li hanno imbrattati, ci hanno scritto sopra No Tav e la A dell’anarchia». La targa della storica sezione, già casa del Fascio liberata nel ’44 dai partigiani, oltre alla falce e il martello riporta la dicitura «Sezione Regola Campitelli Guido Rattoppatore» e ricorda appunto un partigiano fucilato a Forte Bravetta. In serata Gianni Cuperlo, uno degli sfidanti alle primarie del Pd che qui a Giubbonari ha vinto come in tutta Roma, va a dare la sua solidarietà di persona. «L’assalto alle sedi dei partiti e’ un comportamento fascista -dice- tutti possono criticare il Pd ma quello che è successo non in questa sezione non si può tollerare». E il segretario Guglielmo Epifani esprime «riprovazione» per «azioni di estremisti che non ci intimidiscono».

Intanto a Roma traffico paralizzato vicino il centro storico, tra il Colosseo, il Circo Massimo e via dell’Amba Aradam a causa della manifestazione contro la Tav che è partita da piazza Campo de’ Fiori e da poco è arrivata a Circo Massimo. I manifestanti stanno occupando piazza di Porta Capena. Le forze dell’ordine e la polizia municipale hanno bloccato per il momento il transito di veicoli e mezzi pubblici.

Sul fronte politico, i governi di Italia e Francia «considerano la nuova linea Lione-Torino un cantiere aperto di cui sottolineano il carattere prioritario della realizzazione». E’ quanto si legge nella dichiarazione congiunta diffusa al termine del 31mo vertice italo-francese, nella quale Roma e Parigi “si felicitano della conferma, rinnovata il 17 ottobre scorso dalla Commissione Europea, dell’allocazione dei cofinanziamenti previsti dall’Ue (fino ad una percentuale del 50% per gli studi, le indagini geognostiche ed i lavori preparatori e fino al 40% per i lavori definitivi), quando i due Paesi avranno indicato ufficialmente l’impegno previsto e destinato a livello nazionale alla realizzazione dell’opera”. Italia e Francia, si legge ancora, «sottolineano l’importanza degli obiettivi raggiunti dai due Paesi, in particolare la ratifica dell’accordo di Roma del 30 gennaio 2012, la cui autorizzazione per l’approvazione è stata adottata dal Parlamento francese ed e’ in corso al Parlamento italiano, l’accordo ottenuto su lla governance e gli statuti del futuro promotore pubblico, l’avvio degli scavi della galleria geognostica della Maddalena. I due Governi si impegnano ad adottare sin da questo momento tutte le misure necessarie per ottenere il co-finanziamento comunitario».

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