La rilevazione della Corte dei Conti spiega che i versamenti 2021 con cui l’Italia ha partecipato, a titolo di risorse proprie, al bilancio dell’Unione Europea ammontano a 18,1 miliardi di euro, mentre sul versante opposto, l’Ue ha destinato al nostro Paese risorse per 26,724 miliardi, di cui 10,198 legati proprio al Pnrr.
Dunque, con i fondi del Pnrr l’Italia passa da contributore a percettore all’interno dell’Unione europea.
Dalla Relazione annuale 2022 sui rapporti finanziari Italia/UE e sull’utilizzo dei fondi europei, emerge un aumento complessivo del 129,2% che ha appunto invertito la posizione italiana da quella di contributore a quella di percettore netto sul versante dei fondi europei.
Oggi a Palazzo Chigi ci sarà una cabina di regia con le principali aziende energetiche con l’obiettivo di valutare una rimodulazione dei progetti su ambiente e energia.
“La cabina di regia sul Pnrr convocata oggi può e deve aprire una nuova prospettiva sulla missione di rilancio del Piano che il Governo si è dato. Rafforzare la governance e rimodulare il progetto complessivo alla luce del nuovo capitolo Repower EU è un’opportunità da cogliere immediatamente“, afferma la viceministra all’Ambiente e Sicurezza energetica Vannia Gava.