E’ uscito in permesso il 14 dicembre e dove rientrare in carcere, a Pescara, la sera stessa ma non l’ha fatto: Pietro Esposito, 47 anni, è da allora un evaso, ricercato.
«Le ricerche sono in corso», spiegano dalla questura di Pescara. Esposito, di Napoli, era nel carcere pescarese per il reato di evasione, ma risulta un passato da collaboratore di giustizia, come pentito di camorra. Esposito è definito dagli investigatori di Napoli «contiguo alla criminalità organizzata».
Nel 2004 – spiegano dalla questura di Napoli – come elemento contiguo al clan de Lucia, che gravitava nell’orbita del più potente clan Di Lauro, risultò coinvolto nel l’omicidio di Gelsomina Verde. Nel pieno della prima faida di Scampia, il 21 novembre 2004 Gelsomina Verde fu torturata e uccisa a 22 anni, il corpo venne poi bruciato all’interno della sua auto. Esposito ebbe “un ruolo marginale” nell’omicidio – spiegano ancora dalla questura di Napoli – e collaborò con gli investigatori, fornendo indicazioni utili. Fu condannato per concorso in omicidio, ma dato il ruolo marginale e la collaborazione la pena fu più lieve. Fine pena giugno 2014. Il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri riferirà domani in aula alla Camera sull’evasione del serial killer Bartolomeo Gagliano, detenuto nel carcere genovese di Marassi, durante un permesso premio. L’informativa urgente del Guardasigilli inizierà alle ore 9.
