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Papa: «Con gli Ortodossi non cerchiamo un compromesso minimalista»

Papa Francesco delegazione patriarcato Costantinopoli
Scritto da vocealta

Papa Francesco delegazione patriarcato CostantinopoliIl dialogo teologico tra cattolici e ortodossi, in particolare su «primato e sinodalità», non è «un mero esercizio teorico». E il Papa è confortato dal fatto che le parti «condividono la stessa concezione di dialogo che non cerca un minimalismo teologico sul quale raggiungere un compromesso, ma si basa piuttosto sull’approfondimento dell’unica verità che Cristo ha donato alla sua Chiesa». Francesco lo ha detto alla delegazione del Patriarcato di Costantinopoli.

L’udienza del Papa al Patriarcato, nell’ambito del tradizionale scambio di delegazioni tra Costantinopoli e Roma per la festa dei santi Pietro e Paolo, è la prima del nuovo Papa e acquista particolare significato per comprendere la sua prospettiva ecumenica. Oggi papa Francesco ha anche un colloquio privato con Ioannis Zizioulas, metropolita di Pergamo e copresidente della commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa. La delegazione ortodossa e’ particolarmente rappresentativa, giacché Zizioulas, per decisione del patriarca Bartolomeo I, è accompagnato dal vescovo di Sinope Athenagoras, assistente del metropolita del Belgio, e dall’archimandrita padre Prodromos Xenakis, vice segretario del santo sinodo eparchiale della Chiesa di Creta. Domani la delegazione prenderà parte, come di solito, alla messa pontificia per l’imposizione dei ”pallii” agli arcivescovi metropoliti.

Nel suo discorso papa Bergoglio, – dopo aver citato, ha detto, il «gesto di squisita attenzione nei miei confronti di Sua Santità Bartolomeo quando ha voluto onorarmi con la sua presenza nella celebrazione di inizio del mio ministero del Vescovo di Roma», – ha affermato che «la ricerca della unità tra i cristiani è un’urgenza alla quale oggi non possiamo sottrarci», e che «a noi tutti spetta il compito di preparare le condizioni, di coltivare il terreno del cuore, affinché questa straordinaria grazia venga accolta». Il Papa ha quindi colto nella ricerca teologica comune di cattolici e ortodossi su ”primato”, ”sinodalità” e ”collegialità episcopale” uno dei nodi del dialogo, che cattolici e ortodossi debbono proseguire , uno «sforzo di riflessione comune» «complesso e laborioso» che «darà frutti a suo tempo».

«Mi è di conforto sapere – ha detto il Papa – che cattolici e ortodossi condividono la stessa concezione di dialogo che non cerca un minimalismo teologico sul quale raggiungere un compromesso, ma si basa piuttosto sull’approfondimento dell’unica verità che Cristo ha donato alla sua Chiesa e che non cessiamo mai di comprendere meglio mossi dallo Spirito Santo». Il Papa ha concluso chiedendo di pregare l’apostolo Andrea, fondatore della Chiesa di Costantinopoli, e i santi Pietro e Paolo, fondatori di quella di Roma, «per i nostri fedeli – ha detto – per le necessità del mondo intero , soprattutto dei poveri, dei sofferenti e di quanti sono ingiustamente perseguitati a motivo della loro fede».

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