«Ho deciso che l'apertura degli Archivi Vaticani per il Pontificato di Pio XII avverrà il 2 marzo 2020, a un anno esatto di distanza dall'ottantesimo anniversario dell'elezione al Soglio di Pietro di Eugenio Pacelli». Un periodo storico travagliato, quello riferito soprattutto al secondo conflitto mondiale e al ruolo che la chiesa ebbe nella difesa del popolo ebraico. Questo l’annuncio di papa Francesco che stamane, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, ha ricevuto in Udienza i Superiori, i dipendenti e i collaboratori dell'Archivio Segreto Vaticano, nella ricorrenza degli ottant'anni dall'elezione di Papa Pacelli. «Assumo questa decisione – ha spiegato il Papa – sentito il parere dei miei più stretti collaboratori, con animo sereno e fiducioso, sicuro che la seria e obiettiva ricerca storica saprà valutare nella sua giusta luce, con appropriata critica, momenti di esaltazione di quel Pontefice e, senza dubbio anche momenti di gravi difficoltà, di tormentate decisioni, di umana e cristiana prudenza, che a taluni poterono apparire reticenza, e che invece furono tentativi, umanamente anche molto combattuti, per tenere accesa, nei periodi di più fitto buio e di crudeltà, la fiammella delle iniziative umanitarie, della nascosta ma attiva diplomazia, della speranza in possibili buone aperture dei cuori».
«La Chiesa – ha quindi spiegato Francesco – non ha paura della storia, anzi, la ama, e vorrebbe amarla di più e meglio, come la ama Dio! Quindi, con la stessa fiducia dei miei Predecessori, apro e affido ai ricercatori questo patrimonio documentario».