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Oscar 2023: Everything Everywhere All At Once, sette statuette per il film sul metaverso

Scritto da vocealta

A trionfare alla notte degli Oscar 2023 con sette premi Everything Everywhere All At Once. Miglior film, migliore attrice protagonista con Michelle Yeoh, migliori registi e migliore sceneggiatura originale con Daniel Kwan e Daniel Schenert, e poi miglior editing, miglior attrice non protagonista con Jamie Lee Curtis, mai candidata prima d’ora, e miglior attore non protagonista con Ke Huy Quan. Il film dei Daniels, arrivato alla vigilia degli Academy Awards con undici nomination, ha sbancato e ha vinto tutto il possibile, in una serata all’insegna della commozione.

Tuttavia, questo trionfo era annunciato, ma non per questo è stato meno epocale. Infatti, nella storia degli Academy Award, solo tre film avevano portato a casa cinque premi prima di oggi: Accadde una notte (1934), Qualcuno volò sul nido del cucolo (1975) e Il silenzio degli innocenti (1991).

Il film dei due Daniels segna inoltre un’altra meta importante: la vittoria come protagonista della prima attrice asiatica Michelle Yeoh. «Un faro di speranza» – ha detto l’attrice della statuetta che l’ha rimessa in gioco a 60 anni – «è per tutti i bambini e le bambine che mi assomigliano. E a tutte le donne: non lasciate che nessuno vi dica che hai passato i tuoi anni migliori».

L’altro grande vincitore della serata è il tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale. Il film di Edward Berger, tratto dal romanzo di Eric Maria Remarque, ha ottenuto quattro premi: cinematografia, miglior film internazionale, set e colonna sonora. Tuttavia, il film ha perso per l’adattamento cinematografico contro Women Talking- Il diritto di scegliere, il film di Sarah Polley.

Gli italiani candidati invece tornano a casa a mani vuote: Le Pupille di Alice Rohrwacher è stato battuto da An Irish Goodbye nella categoria dei corti live action. Niente da fare anche per Aldo Signoretti, candidato per le acconciature di Elvis.

Altro protagonista della serata è stato Brendan Fraser, come migliore attore per The Whale, che ha portato a quota otto il numero di Oscar conquistati. Tra lacrime di commozione, ricorda i momenti più difficili della sua carriera, ringraziando il regista Darren Aronovsky di «avermi dato la possibilità di salvarmi con The Whale. Avete un cuore da balena. Solo le balene riescono ad andare così in profondità».

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