Dopo la prima scolmatura delle oltre 4500 proposte di modifica alla legge di bilancio, presentate a metà novembre, scese a 700 a seguito delle segnalazioni da parte dei partiti di quelle considerate più importanti, altre 184 sono state eliminate a seguito della considerazione di inammissibilità da parte della Commissione Bilancio del Senato. Ne restano pertanto circa 500, considerate prioritarie dai partiti. Ci sarà tempo fino a stasera alle 19 per presentare le riformulazioni delle proposte da presentare all’esame di Palazzo Madama.
Il premier Giuseppe Conte ha commentato, a proposito di uno dei capitoli più discussi, quello delle auto aziendali, che, come politici, «dobbiamo fare ammenda: con umiltà ci siamo messi al lavoro per rimodulare la misura fino a svuotarne l'effetto negativo che potrebbe avere sul sistema produttivo».
Resta confusa inoltre la condizione della cosiddetta “plastic tax”. È probabile un dimezzamento della stessa, l’esclusione dei prodotti compostabili o con una parte riciclata e pertanto l’ampliamento dei prodotti esentati dal nuovo prelievo. In merito, il ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha dichiarato in Senato che «inizialmente la plastic tax era prevista al primo gennaio. Ho chiesto esplicitamente che fosse traslata almeno di 6 mesi e visto che comunque incide probabilmente in modo troppo rapido sul nostro sistema produttivo la rimoduliamo per allungarla nel tempo e limitarne l'introduzione nel primo periodo ad alcuni specifici prodotti che sono fortemente impattanti sull'ambiente e che riguardano per esempio le plastiche non riciclabili».
Le misure saranno riviste nel corso dell'esame parlamentare.