Oggi, 3 maggio, è la giornata mondiale per la Libertà di stampa. Strumento prezioso della democrazia, la libertà di stampa rappresenta storicamente un veicolo primario della buona informazione. Attualmente, i rischi per l’incolumità della libera stampa stanno esponenzialmente aumentando. Lo stesso presidente Mattarella ha lanciato l'allarme: “E' in atto una nuova stagione di violenze in Italia, in Europa, nel mondo. Ancora oggi aggressioni e intimidazioni minacciano il lavoro di quei cronisti che non si piegano alla logica di interessi e poteri illegali e della criminalità, recando così un contributo rilevante alla causa della democrazia.”
Secondo quanto riportato da Reporters Sans Frontiéres (RSF) sono almeno 29 i giornalisti uccisi nel mondo dall’inizio del 2018. Questo conteggio è stato registrato prima del duplice attentato in Afghanistan, che purtroppo ha gravato la lista di altri 9 giornalisti deceduti. Tant'e che nel rapporto pubblicato la scorsa settimana sulla libertà di stampa nel mondo, l'Afghanistan viene posizionato al 118esimo posto (su 180), anche a causa dell'Isis e dei talebani che "seminano terrore, creando dei reali ‘buchi neri dell'informazione’”. In una nota, il segretario generale di Rsf, afferma di "conoscere l'impegno del governo afghano per la protezione dei giornalisti". E però lo invita a "proseguire gli sforzi in materia di sicurezza e di formazione". L'Ong parigina riferisce inoltre di essersi rivolta alle Nazioni Unite affinché "invii un segnale forte alla comunità internazionale e ai protagonisti locali, nominando un rappresentante speciale per la protezione dei giornalisti".
Nel 2017, i giornalisti uccisi nel mondo erano stati 65, in leggero calo rispetto ai 79 dell'anno precedente. Più in particolare, tra i reporter uccisi nel 2017 c'erano 50 professionisti, 7 blogger e 8 collaboratori. Lo scorso anno, la Siria si è aggiudicata il primato di Paese più rischioso, con 12 giornalisti uccisi recensiti, davanti al Messico, l'Afghanistan, l'Iraq e le Filippine. In partenariato con l'Unesco, Rsf ha pubblicato una guida pratica multilingue per la sicurezza dei media che operano nelle zone a rischio. Il documento è disponibile gratuitamente on-line.