Ieri si è celebrata la prima giornata mondiali delle api, proposta dalla Slovenia e approvata dalle Nazioni Unite. Lo scorso 20 dicembre, dopo tre anni di discussioni a livello internazionale, l'Onu ha approvato all'unanimità la proposta di proclamare la data del 20 maggio come Giornata mondiale delle api. L’apicultura è infatti un risorsa molto importante per l'economia, l'ambiente a la biodiversità. Secondo i promotori della giornata mondiale delle api, la tutela di questa specie può limitare povertà e fame. La fragilità dell'ambiente in cui le api prosperano è confermata da rapporti delle Nazioni Unite, dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), e di Greenpeace.
Il rapporto Iucn 2015 contiene la prima valutazione completa delle specie di api europee, e afferma che quasi il 10% è a rischio di estinzione, mentre un altro 5% è "probabilmente" in pericolo, mentre non sono disponibili dati per circa il 57% delle specie. Il numero degli impollinatori, spiegano gli studiosi, si sta riducendo in tutto il mondo. Contemporaneamente la necessità di impollinazione è in crescita, soprattutto in Paesi in via di sviluppo. Tra le cause di questa crisi ci sono: il massiccio di pesticidi e altri prodotti chimici che hanno un forte impatto anche sugli impollinatori, la continua urbanizzazione e cementificazione, il cambiamento climatico, ma anche la diffusione globale di miele di bassa qualità, che incide sull'economia dell'apicoltura.