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Mondiali 2022, Platini fermato per corruzione. Legale Platini, «Estraneo ai fatti, interrogato come testimone»

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Michel Platini «non ha fatto assolutamente nulla di sbagliato ed è totalmente estraneo ai fatti». Così William Bourdon, l'avvocato dell'ex presidente della Uefa, fermato dalla polizia francese per le accuse di corruzione per l'assegnazione dei Mondiali di calcio al Qatar. In un comunicato, il legale ha negato che Platini sia stato messo agli arresti dalla polizia e ha precisato che è stato interrogato «come testimone». Platini «sta rispondendo serenamente e con precisione a tutte le domande, comprese quelle sulle modalità di assegnazione di Euro 2016, e ha fornito spiegazioni utili. E' assolutamente fiducioso per il resto», conclude la nota.

Michel Platini , ricordiamo, è stato fermato dalla polizia in Francia. La vicenda riguarda le procedure di attribuzione dei Mondiali di calcio del 2022 al Qatar: l'ex presidente dell'Uefa viene interrogato, presso gli uffici della polizia giudiziaria di Nanterre dove si trova in queste ore, nell'inchiesta su «presunti atti di corruzione attiva e passiva di dipendenti non pubblici», aperta dalla Procura nazionale per i reati finanziari (Pnf).

A darne notizia è stato il sito di informazione francese Mediapart, confermata poi da altri media d'oltralpe. Con l'ex campione della Juventus è stata posta in stato di fermo anche Sophie Dion, consigliera allo Sport di Nicolas Sarkozy all'epoca in cui questi era presidente della Repubblica. Un altro fedelissimo dell'ex presidente, Claude Gue'ant, ex ministro dell'Interno ed ex segretario generale dell'Eliseo durante la presidenza Sarkozy, è stato interrogato a piede libero. I tre, riferisce Le Monde, erano stati convocati dall'Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e le infrazioni finanziarie e fiscali. Platini, già sospeso dalla Fifa per "violazione del codice etico" fino a ottobre, doveva inizialmente essere ascoltato come testimone.

L'inchiesta del Pnf ha preso il via nel 2016 e Platini – che ha ammesso in passato di aver votato in favore del Qatar nel dicembre del 2010 – era già stato ascoltato come testimone nel 2017. Il Pnf, sottolinea Le Monde, si interessa in particolare al pranzo organizzato il 23 novembre 2010 all'Eliseo, in presenza di Sarkozy, Platini, dell'attuale emiro qatarino Tamim Ben Hamad Al Thani e dell'allora primo ministro Hamad Ben Jassem. A quel pranzo, continua Le Monde citando proprie fonti, erano presenti anche Dion e Gue'ant. Gue'ant è già stato condannato in passato per sottrazione di fondi pubblici e chiamato direttamente in causa nella vicenda dei presunti finanziamenti di Muammar Gheddafi alla campagna per le presidenziali di Sarkozy nel 2007, vicenda per la quale lo stesso ex presidente e' finito sotto inchiesta.

Intanto la Fifa ha definito "Preoccupante" la notizia del fermo di polizia e interrogatorio al quale è stato sottoposto Michel Platini, ex presidente Uefa e ex vicepresidente della Confederazione mondiale del calcio. "Siamo a conoscenza del fatto ma non conosciamo i dettagli della inchiesta" francese, precisa la Fifa, che sceglie dunque al momento la linea della cautela ma anche della collaborazione. La Fifa "ribadisce il suo pieno impegno a cooperare con le autorità in ogni paese del mondo dove indagini sono in corso in relazione al calcio".

 

 

 

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