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Missione BXVI, dopo il Messico è la volta di Cuba

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Scritto da vocealta

Papa-Benedetto-XVI-su-TwitterDue messe all’aperto, l’incontro ufficiale con il presidente Raul Castro, uno – ventilato – con l’ex “lider maximo” Fidel e uno, improbabile, con il presidente venezuelano Hugo Chavez. E nessun faccia a faccia con gli esponenti delle opposizioni ai fratelli Castro. Papa Benedetto XVI si reca a Cuba nella seconda tappa della visita in America Latina aperta con la straordinaria partecipazione di folla in Messico. Un viaggio preceduto dalle polemiche sulle misure che l’Avana, stando ai blogger e alle sempre più numerose voci della dissidenza, avrebbe messo in campo per limitare ogni imprevisto: arresti preventivi, almeno 50 secondo alcune fonti rilanciate dal quotidiano argentino La Nación, un ulteriore taglio alle comunicazioni sulla rete, “non si sa se per difetto di banda o per censura”, scrive la blogger Yoani Sanchez. Il Papa sbarca in un paese alle prese con un delicato processo di trasformazione dell’economia con l’apertura a piccoli spazi per l’imprenditoria privata e un tentativo di snellire la sempre più improduttiva macchina statale. Affidando alla Chiesa un ruolo sempre più importante nella mediazione utile a partorire riforme sociali e aperture sul piano dei diritti umani. Uno spazio sul quale, com’è noto, a nessuno Stato straniero è concesso interferire.

È stato all’arcivescovo dell’Avana Jaime Ortega e non ad altri che il governo ha concesso di trattare per decidere della recente liberazione di decine di dissidenti. Sul volo transoceanico il papa aveva ribadito che il marxismo “non risponde piu’ alla realta’”, ma la collocazione della Chiesa nello scacchiere che si sta delineando sull’Isola è dunque più delicata: non rinuncia a chiedere spazi di libertà religiosa ed è anche parte del percorso di innovazione in atto. Papa Ratzinger sosterra’ due tappe, a Santiago e all’Avana, e – come detto – incontrera’ il presidente Raul Castro. Probabilmente vedra’ anche il fratello maggiore, Fidel, ma si esclude che possa incontrare Chavez, tornato all’Avana per le cure mediche legate al suo cancro. Chiuso invece ogni spazio per il dialogo con gli oppositori. Per l’occasione, è stata anche interrotta la tradizionale marcia silenziosa che effettuano le Damas de Blanco.

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