Salute

Migliaia di medici in sciopero per Sanità pubblica al collasso

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Ospedali pubblici semivuoti per lo sciopero nazionale di 24 ore di medici e veterinari italiani, che vede una partecipazione di quasi il 90% del personale. Anche gli anestesisti specializzandi si uniscono al coro di rivendicazioni e proteste che comprende la richiesta di maggiori finanziamenti al servizio sanitario pubblico e la necessità di porre fine al blocco del turn – over. Sembra infatti che l'età media del personale medico superi i 54 anni, il che comporterà migliaia di uscite con i nuovi pensionamenti.

Migliaia di interventi chirurgici programmati sono stati rinviati, ferma restando la "continuità delle prestazioni indispensabili", e si registrano decine di manifestazioni in tutta Italia, a cui partecipano i principali sindacati di categoria, tra cui Anaao e Fp Cgil Medici. A Roma invece è prevista una conferenza stampa.

Il ministro della Salute Giulia Grillo rassicura i medici: «Siamo dalla stessa parte» e ritiene che, al di là dell'importanza di garantire maggiori finanziamenti pubblici, la vera priorità per il personale in sanità – da discutere alla prossima Conferenza Stato-Regioni che avrà luogo il 29 Novembre 2018 – sia «la rimozione dell'anacronistico parametro del tetto di spesa sul personale fermo ormai da circa 15 anni», in seguito alla quale diventerebbe possibile effettuare nuove assunzioni, con contratti meno fantasiosi. Comunque, assicura il ministro, «ci sono le premesse per rientrare nell'aumento programmato del Fondo sanità che vale 4,5 mld in 3 anni».

Carlo Palermo, segretario generale del sindacato Anaao Assomed, rileva che "bisogna tornare anni indietro per trovare la stessa adesione a una mobilitazione".

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